Carovigno *

Cfr.: Puglia, itinerario n. 3/2022 - Alto Salento, Valle d’Itria e Basse Murge

Ab. 16.787, carovignesi; altezza: m. 161 s.l.m.; Provincia: Brindisi, mappa - info Turista.: Pro Loco, Corso Vittorio Emanuele – T.: 0831 99190; P.S. H.: Via Villafranca, Ostuni – T.: 0831 309111; Aeroporto del Salento, Contrada Baroncino, 72100 Brindisi - T.: 0831 4117406 

L’origine messapica dell’antica Carvinia o Carbinia è confermata dai numerosi reperti archeologici rinvenuti nel suo territorio, dai resti delle antiche mura e della stessa acropoli. Subì la dominazione dei Tarentini dal 473 a. C. fino al 400 a. C. quando questi finirono nella sfera di influenza dei romani. Dopo la caduta dell’Impero  romano d’Occidente fu integrata ai territori di Ostuni e contesa alternativamente da tutti gli invasori: Goti, Bizantini, Normanni, Svevi, Angioini, Aragonesi, Veneziani, Spagnoli, Austriaci e per finire dai Borboni. Tracce dell’epoca feudale sono rappresentate dal Castello degli Orsini – Del Balzo, del XV sec. e dai resti delle mura medievali uniti all’antica cinta messapica.    

“Città della Nzegna”, Carovigno ricorda e onora la tradizione popolare legata al “gioco” della bandiera e agli sbandieratori a cui è dedicata una statua sulla rotonda, all’ingresso est, venendo da S. Vito dei Normanni. Un’altra statua è dedicata al “delfino cavalcato da un amorino che suona la cetra”, situata all’entrata ovest, provenendo da Ostuni, che simboleggia la presenza del delfino nello stemma cittadino.

Suggestiva è la passeggiata, dalla piazza principale, raccolta intorno all’antico edificio del Municipio, fino al Castello Dentice di Frasso, passando davanti alla Chiesa Madre e la corte del castello. Carovigno è chiamata la “Città salentina tra torri e mare” per la presenza di ben 14 torri difensive sulle sue meravigliose spiagge, da Torre Guaceto a Torre S. Sabina fino in paese. Il suo territorio, grande produttore di olio, è caratterizzato dalla presenza diffusa di oliveti, seminativi e ortaggi, è anche produttore del pomodoro fiaschetto.

In particolare, gli oliveti si distinguono per i terreni rossi su cui crescono, la loro accurata manutenzione e la meticolosa divisione degli appezzamenti realizzata con muretti a secco di pietra locale.

* Articolo aggiornato a marzo 2024

Da vedere

 

 

 

Castello Dentice di Frasso, posto nel punto più alto della cittadina, eretto tra XII e XV sec., è costituito da tre torrioni: una quadrata, una circolare e l’altra a “mandorla”, con un ampio e suggestivo cortile d’ingresso, dove oggi si svolgono manifestazioni ed eventi.

- Chiesa Madre, nel centro del paese, dedicata alla Madonna Assunta, più volte modificata risale al XIV sec. Conserva un magnifico rosone del XV sec. sul fianco destro e l’abside della navata sinistra.

- Chiesa di Sant’Anna, nei pressi del castello, del XVII – XVIII sec.

- Chiesa del Carmine, adiacente al palazzo comunale, con annesso ex monastero del Carmine “maggiore”, all’interno conserva pregevoli affreschi.

 

Nei dintorni

Santuario di Maria Santissima di Belvedere,4 km a nord est, ricostruzione della fine XIX sec. sul luogo di un monastero basiliano risalente al periodo tardo bizantino, di cui resta una cripta raggiungibile scendendo 47 scalini. All’interno sono conservato pregevoli affreschi e su un altare laterale quello, molto venerato, del volto della Madonna di Belvedere.

Castello di Serranova, 4 km a nei pressi della borgata di Serranova, costruito nel 1629 da un nobile genovese Ottavio Serra.

 

 

Torre Santa Sabina, borgo a circa 8 km, località di villeggiatura e spiaggia della cittadina, cresciuta intorno alla magnifica Torre del XVI sec. a forma stellare, i cui quattro spigoli corrispondono ai punti cardinali, costruzione merlata posta sulla riva del mare del piccolo centro e porto di antica tradizione storica.

 

 

Riserva naturale statale Torre Guaceto, circa 13 km a sud, area naturale protetta, tra i tratti costieri dell’Adriatico meglio conservati. Zona umida di interesse internazionale, riserva marina e sito di importanza comunitaria, custodisce un patrimonio di biodiversità uniche. Si estende per circa 1.200 ettari di cui circa 8.000 m si sviluppano su un fronte marino di una bellezza unica.

La Riserva è protetta da un sistema imponente di dune che conduce verso l’interno, dove la natura esplode prepotente dando vita a una fitta macchia mediterranea e a grandi oliveti secolari, paludi e canneti che ospitano specie rare di uccelli e di altri animali. Numerosi edifici colonici sono annessi. Nella borgata di Serranova ha sede il centro visite del parco a cui bisogna fare riferimento per ogni informazione su visite e prenotazioni. Nel marzo 2024 la Riserva di Torre Guaceto ha ricevuto il riconoscimento europeo MPA Awards, assegnato a Bruxelles, per "gli eccezionali risultati ottenuti nella tutela del mare". 

 

San Vito dei Normanni, circa 10 km a est, situato al limitare della parte nordorientale del Salento, al confine con la Valle d’Itria. Territorio ricco di querce e olivi secolari dove i muretti a secco che suddividono i poderi si estendono per chilometri e chilometri, diventando una caratteristica del paesaggio. Il suo centro storico mantiene la struttura medievale e presenta pregevoli edifici religiosi con piazze suggestive. Da vedere:

il Castello Dentice di Frasso di San Vito dei Normanni, con la torre quadrata si staglia sulla piazza centrale, di fronte al municipio; la Basilica di Santa Maria della Vittoria, costruzione del XVI sec.; chiesa di S. Giovannidella metà del XVIII sec. in stile barocco, oggi sconsacrata è sede di manifestazioni culturali e mostre; chiesa rupestre di San Biagio, nei pressi della masseria Jannuzzo, santuario monastico bizantino la cui chiesa è posta in una grotta.

Manifestazioni

“Battitura della ‘Nzegna”, serie di sbandieramenti al ritmo del flauto, tamburo, cembalo e grancassa, in onore della madonna di Belvedere, svolti tre volte l’anno in tre punti diversi del paese il lunedì, martedì e sabato dopo Pasqua.

Il Barocco festival, concerti e incontri sulla musica barocca, a San Vito dei Normanni. Si svolge nei mesi di agosto e settembre.

Gastronomia

Formaggi: burrata, cacio ricotta salentino, caciocavallo, giuncata, mozzarella, pecorino, ricotta, ricotta forte, scamorza/ verdure e ortaggi: capperi, carciofi, melanzane, peperoni, pomodori, zucchine/ pasta fresca: cartellate, cavatelli, lagane, orecchiette/ Melanzane ripiene/ fave con le verdure / frise con i pomodorini/ olio e origano/ gnummarieddi, involtini di fegato farciti con carne/ mustazzueli, dolci al cioccolato/ pettole, palline di pasta lievitata e fritta/ piddica, ciambella con un uovo al centro decorata con zucchero multicolore.

Da non perdere

Piatti a base di carne: polpette, bombette, salsicce, turcinieddi: spiedini di carne /piatti a base di pesce, secondo la stagione: crudo di mare, polpo grigliato, laganari con sugo di scorfano, ricci di mare, capunti allo scoglio.  

Vini

Vini rossi: Aleatico di Puglia Doc, Ostuni Doc, Puglia Igt, Negroamaro, Primitivo, Malvasia

Alberghi

GH Dimora Sant’Anna ****, via G. Matteotti, 100 – 0831 990189

Isola Verde Agriturismo ****, S.P. 34, 84 – 338 3360295

B&B Piazza ‘Nzegna, Corso Vittorio Emanuele, 99 – 327 4023097  

Ristoranti

Chechele, Corso Vittorio Emanuele, 66 - 0831 363805

La Cantina, Corso Vittorio Emanuele, 95 - 333 8453684

Al Caminetto, via Regina Margherita, 11 - 0831 996882

Miramare, via della Torre – Torre Santa Sabina - 338 243001