Calabria

Tra le più antiche regioni del nostro Paese, la Calabria, prima della conquista romana, veniva chiamata Ausonia, Enotria e Italia, mentre i suoi abitanti erano riconosciuti col nome di “Itali”. L’Italia, in quell’epoca lontana, corrispondeva più o meno alla parte più a sud della Calabria. Successivamente, nel corso dei secoli, quando Roma cominciò a unificare il suo dominio, il nome Italia si estese sempre più a nord, fino a identificare, in età imperiale, l’intera penisola.   

Dopo i Romani, in Calabria passarono i Bizantini, gli Arabi, i Longobardi, i Normanni, gli Svevi, gli Angioini e infine i Borboni, dominazioni che insieme alle vicissitudini storiche hanno lasciato, nell’intero territorio, un patrimonio eterogeneo di tradizioni e costumi che hanno segnato la storia della cucina calabrese. Cucina costituita da piatti semplici, preparati con pochi ingredienti naturali dal sapore selvatico, raccolti nei boschi.

Bagnata dal Mar Ionio e dal mar Tirreno, la Calabria è attraversata per tutta la sua lunghezza dagli Appennini, il Pollino, l’altopiano della Sila, l’Aspromonte caratterizzano tutto il territorio, in cui risaltano per il sapore genuino: l’olio di oliva; le verdure selvatiche come i carciofi, i finocchi, i cipollotti; i formaggi e i vini corposi.  

Una peculiarità della cucina tipica regionale calabrese è la pasta fatta in casa, senza dimenticare la particolare preparazione degli insaccati di carne di maiale, dei formaggi freschi e del delizioso pecorino. Il tutto condito con una nota predominante che spicca su tutte, il sapore piccante che esalta numerose ricette locali.