Basilicata - itinerario n. 2/2020                           

L’area del Vulture e le alte Valli del Basento e del Bradano: Potenza - Rionero in VultureMelfiVenosa – Forenza – Acerenza - Pietragalla


Basilicata Map.iti2bisItinerario: Potenza – Pietragalla, in tre tappe

Località: Potenza, Atella, Rionero in Vulture, Melfi, Venosa, Forenza, Acerenza, Pietragalla

Stagione: primavera, autunno, estate, Tempo: tre giorni. Lunghezza: Km. 131

I) Potenza

II) Potenza – Rionero in Vulture – Melfi – Venosa, km 75 1,22’

III) Venosa – Forenza – Acerenza - Pietragalla, km 56 h. 1,17’    

Un itinerario questo che si snoda attraverso un paesaggio del tutto particolare, dove la natura e i paesaggi urbani appaiono un unico elemento, del tutto indivisibili. Si parte da Potenza, la sconosciuta “città verticale”, situata su un rilievo dell’Appennino Lucano, nell’alta Valle del Basento, a m. 819 s.l.m., circondata dall’altopiano dei Monti Li Foj, la cui cima più alta raggiunge 1.365 m., per ammirare l’eccezionalità del suo sistema di scale e il suo medievale centro storico. Procedendo verso nord, risalendo un territorio ricco di testimonianze storiche e artistiche, dove longobardi, normanni, svevi incrociarono i loro destini, tra distese di vigneti e campi di seminativo continua il nostro viaggio, mentre all’orizzonte si profila l’area del Vulture, con il suo antico vulcano. Scopriamo un territorio bello e seducente, non ancora sufficientemente conosciuto come meriterebbe, con le sue perle abbarbicate sulle pendici, immerse tra foreste di querce, tigli, aceri e pioppi: Rionero in Vulture, Melfi, Venosa, le più famose. Senza dimenticare i meravigliosi borghi di Atella, Muro Lucano e Lavello. Lasciando alle spalle il Vulture, procedendo verso sud si giunge alla punta estrema nord occidentale della Valle del Bradano, dove incastonate sugli altopiani si trovano Forenza e Acerenza, e infine, poco più a sud il borgo medievale di Pietragalla, immerso nella prosperosa macchia mediterranea.

Potenza                   


Potenza f2Ab. 66.391, potentini; altezza: m. 819; provincia: Potenza; mappa - Info Turista.: Vico Stabile, 10 - T. 339 3265328; P.S.H.: Via Potito Petrone, 6 – T.: 0971 612694

L’antica città ebbe il massimo rigoglio in età imperiale romana. Fu saccheggiata dai Goti e successivamente aggregata dai Longobardi al ducato di Benevento, poi al principato di Salerno.  Si dovette difendere dagli assalti dei Saraceni e sotto gli Svevi fu città demaniale.  Fu poi possesso di aragonesi e spagnoli.  Il terremoto de 1694 la rase al suolo. La ripresa fu molto lenta. Nel 1860 si ribellò ai Borbone e divenne parte del Regno d’Italia. 

Potenza sorge nell'alta Valle del Basento, a nord delle Dolomiti lucane, si estende in una posizione panoramica su una collina, racchiusa da vari monti più alti, su un rilievo a 819 metri s.l.m., per altitudine seconda solo a Enna  tra i capoluoghi di provincia italiani. All’antico nucleo urbano, sui fianchi della collina e nella pianura circostante, sorgono i nuovi quartieri, sino a lambire il corso del fiume Basento. Nota con gli appellativi di “Città Verticale” o di “Città delle cento scale”. A Potenza le scale rappresentano le scorciatoie che collegano tutto il centro storico e conducono ai punti più alti della città. Questi antichi gradini in pietra insieme al sistema di scale mobili moderne, il più esteso d’Europa, offrono la vista di scorci panoramici indimenticabili. Tutte le piazzette del centro hanno la loro scalinata che le collega ai vicoli più in basso e ogni rione è collegato all’altro da scalinate. Basta percorrere le scale ottocentesche di via del Popolo, che da Piazza Vittorio Emanuele II arrivano in alto, fino a Piazza Mario Pagano, per capire questo sistema. Per raggiungere il punto più centrale, Viale Dante, da Viale Marconi, occorre tanta pazienza perché bisogna salire ben 100 gradini. Non mancano altri suggestivi percorsi: la gradinata Medaglie d’Oro e la scalinata del Pensiero, la più suggestiva. Insomma, un giro per Potenza merita un vero sacrificio che potrà attenuarsi in discesa, usando le scale mobili o gli ascensori.   

Da vedere

- Via Pretoria, principale via cittadina, attraversa il nucleo storico urbano, dove è situata la Chiesa di San Michele Arcangelo, eretta nel V sec. (oggi la vediamo nelle forme risalenti al periodo della dominazione longobarda, X-XI sec.), e termina in Piazza Matteotti, dove vi prospettano: il Palazzo del Municipio e il Palazzo del Fascio.  

- Cattedrale di San Gerardo della Porta, il Duomo di Potenza, dedicata al patrono della città, è posta nell’omonima piazza, eretta tra il XII e il XIII sec. in stile romanico, ricostruita alla fine del XVIII sec.

-  Piazzza Mario Pagano, centro principale della città, si aprono: - la Chiesa e convento di San Francesco, costruzione del XIII sec. in stile romanico; - il Palazzo della Prefettura, dell’800, - il Teatro Francesco Stabile, inaugurato nel 1881. Vicino, in direzione del Duomo, sorge la Chiesa della Santissima Trinità, eretta intorno alla fine del XII sec. in forme romaniche, ricostruita ex novo nel 1872 in stile neoromanico, perché distrutta dal terremoto del 1857.

- Chiesa di Santa Maria del Sepolcro, in via A. Moro, XIII - XVII sec., in stile romanico

- Porte della città, erano sei porte di accesso che facevano parte del sistema di fortificazione, attraverso una cinta muraria che circondava l’abitato, il cui fulcro principale era il castello. Oggi ne sono rimaste solo tre: Porta San Giovanni in via Caserma Lucana, Porta San Luca in via Manhes e Porta San Gerardo in largo Duomo, mentre in Piazza Beato Bonaventura, all’estremità del nucleo storico, si può ammirare la Torre Guevara, unico reperto del castello costruito probabilmente dai longobardi intorno all’XI sec.

- Museo Archeologico nazionale della Basilicata, situato negli sazi adibiti di Palazzo Loffredo, conserva reperti delle popolazioni italiche della Lucania preromana.

- Museo archeologico provinciale, in via Ciccotti, nel rione Santa Maria, conserva reperti preistorici.

- Villa comunale di Santa Maria, nell’omonimo rione. Una peculiarità della città è l’abbondanza di parchi, infatti risulta la città italiana con la maggiore superficie verde disponibile per abitante.

- Viadotto dell’Industria o Ponte Musmeci, completato nel 1967 per collegare la città con la tangenziale in direzione Salerno o Taranto. Ponte in unica volta di quattro campate di settanta metri di luce ciascuna che attraversa il fiume Basento.

Nei dintorni

Rifreddo, a circa 18 km a sud, centro di villeggiatura tra boschi meravigliosi

Sellata, a circa 22 km a sud, 5 km da Rifreddo proseguendo sulla splendida strada panoramica si raggiunge il passo omonimo, località turistica.

Comprensorio Sellata - Arioso, a circa 50 km, 28 km dal passo Sellata, nel cuore dell’Appenino lucano si raggiunge questa moderna stazione sciistica che comprende Abriola e Sasso di Castalda, fornita di 10 piste, che variano dai 1350 m della Sellata ai 1740 del Monte Pierfaone. 

Castello di Lagopesole, a circa 28 km, ultimo e più vasto dei castelli voluti da Federico II (rimasto incompiuto) L’inizio della costruzione risale al 1242. Per saperne di più consultare il sito www. Castellodilagopesole.com  

Manifestazioni

La parata dei turchi è una sfilata in costume che si tiene annualmente la sera del 29 maggio, che conclude il tradizionale evento del Maggio potentino, ricca promozione a tema culturale enogastronomico e ludico legata alla tradizione locale. La parata dei turchi è stata riconosciuta dal Ministero del Turismo Patrimonio d'Italia per la tradizione, dall'Istituto centrale per la demoetnoantropologia, Patrimonio immateriale d’Italia, "Meraviglia Italiana" dal Forum nazionale dei Giovani.

Festival nazionale di arte pirotecnica, competizione di fuochi pirotecnici, inizi di settembre.

Città delle cento scale festival, evento internazionale di danza urbana e arti performative nei paesaggi urbani, nel mese di settembre.

Gastronomia

Piatti a base di pasta/ carni/ baccalà/insaccati: soppressata, capocolli, prosciutti, salsiccia

Da non perdere

Lagagne con fagioli/ ‘ndruppete, ragù alla potentina/ ravioli alla potentina/strascicati mollicati con i puparoli cruschi/ ciambotta, piatto a base di melanzane, patate e peperoni/ minestra maritata ricca, piatto con verdure e carne di maiale/ ciauredda, zuppa con baccalà/ pollo alla potentina/maccheroni inferrettati.

Vini

Basilicata Igt/ Aglianico del Vulture

Alberghi

Miramonti ***, Via Caserma Lucana, 30 - 0971 411623

Hotel Pretoria ***, Via XX Settembre, 4 - 0971 37100

Il Covo degli Arditi B&B, Via E. Ciccotti, 13 - 392 1448673

Ristoranti

Antica Osteria Marconi Via G. Marconi, 233, tel.0971 56900

Il Posticino Via Isca del Pioppo, 33, tel. 389 932 9442

Cantina Sciacquariedd' Via Angilla Vecchia, 11, tel. 0971 309119.

Parcheggi

Parcheggio Uno (Pubblico Multipiano di Via Armellini) - 0971 410564

Parcheggio Due (Socomer G.L.) - Via Carlo Lepore

Parcheggio Tre - Via Amerigo Vespucci

Parcheggio Unicef - Viale dell'Unicef

Area di parcheggio - Via F. Tammone

Parcheggio Unibas - Via dell'Ateneo Lucano, 33

Parcheggio tourist hotel - Via Vescovado, 2

Parcheggio del Tribunale di Potenza - Via Nazario Sauro, 74 

Rionero in Vulture


RioneroinV f3Ab.13.239, rionesi; altezza: m.565 s.l.m.; provincia: Potenza; mappa - Info Turista.: Via G. Matteotti - T.0972 724284; P.S.H.: Via Potito Petrone, 6 – T.: 0971 612694

Cittadina di origini medievali, distrutta dal terremoto del 1694 fu ricostruita per volontà del Caracciolo. La storia del comune di Rionero è legata alle figure dello storico ed economista Giustino Fortunato, uno dei più importanti interpreti del pensiero meridionalista, a cui è dedicata la piazza principale del paese, e del brigante Carmine Donatelli, più conosciuto come “Crocco”, entrambi nati a Rionero.

Situato alle pendici del Monte Vulture, antico vulcano è un centro di villeggiatura e punto di riferimento per diverse escursioni. Comune del Vulture avvolto da un paesaggio collinare con infinite distese di lussureggianti vigneti e secolari uliveti. Nelle vicinanze di Monticchio Bagni sgorgano sorgenti di acqua minerale, imbottigliata in moderni stabilimenti.