Lazio, itinerario n. 2/2019

La campagna romana, la pianura pontina, fino al Golfo di Gaeta.


I
tinerario: da Palestrina a Gaeta in 3 tappe

Località: Palestrina – Velletri - LatinaTerracina – Gaeta

Stagione: tutte le stagioni. Tempo: cinque giorni. Lunghezza: Km. 134

 

I) Palestrina – Velletri, km 29, circa h. 0,40’

II) Velletri – Latina, Km 31, circa h. 0,35’

III) Latina –  Terracina - Gaeta, Km 74, circa h. 1,21’

Il territorio che presentiamo in questo itinerario è accattivante più di quanto un viaggiatore si aspetti, un viaggio che si sviluppa tra testimonianze storiche, archeologiche e naturalistiche. Si attraversa la campagna romana fino al limitare delle aree montuose dei Monti Lepini e dei Monti Ausoni che cingono e delimitano la pianura Pontina, la quale si estende in un territorio disseminato di borghi medievali, borghi con strutture razionaliste, sorti dove un tempo regnavano le paludi, fino al Parco del Circeo con boschi, scogliere e grotte, per raggiungere il mare e la riviera di Terracina, la Riviera di Ulisse con Sperlonga, Formia e Gaeta.

Si parte da Palestrina, una piccola cittadina moderna con un grande patrimonio artistico e storico, un vero e proprio gioiello in stile medievale. Si raggiunge Velletri, attraversata dalla via Appia Nuova, posta alle pendici dei Colli Albani, al limitare dell’Agro Pontino, su una costa del monte Artemisio. Antica città dove innumerevoli e rilevanti sono le testimonianze artistiche, dal campanile tardogotico della chiesa di Santa Lucia, alla Chiesa di S. Michele Arcangelo, al palazzo di giustizia. Una città che guarda già alla pianura Pontina, punto di transito, lungo la via Appia, che ci porta a Latina. Città che si trova nel cuore dell’Agro Pontino a 7 km dal mare Tirreno, da cui è facilmente raggiungibile l’area del Parco Nazionale del Circeo, lungo il litorale compreso tra Anzio e Terracina. Nel suo centro, che corrisponde alla città di fondazione del 1932, sono evidenti i segni dei progetti dell’architettura razionalista che hanno ispirato la sua costruzione.

Continuando nel nostro itinerario, lungo la costa che si affaccia sul mar Tirreno, si raggiunge Terracina, dove il paesaggio collinare dirada sulla spiaggia di sabbia finissima per circa 5 chilometri. Situata ai bordi meridionali dell’Agro Pontino, a sud del promontorio del Circeo, il suo centro storico è una miniera di sorprese storico archeologiche. Distribuite in poco spazio si trovano i resti dell’antica via Appia, il Teatro romano, il Capitolium.

Infine, si giunge a Gaeta, di fronte al suo Golfo, nel suo porto dominato dall’alto dai due castelli angioino e aragonese. Nel centro storico si ha la sensazione di camminare attraverso il tempo. Lungo le sue vie strette convivono un crogiuolo di stili e di forme architettoniche diverse, si trovano monumentali chiese rinascimentali e medievali, templi cristiani, edifici moderni, segni evidenti di civiltà successive. Una città, in un certo senso diversa, dove al tramonto, sull’ultimo tratto del lungomare Caboto, si assiste a spettacolari viste sulla città medievale.      

           

Palestrina


Ab. 22.065, palestrinesi/prenestini; altezza: m. 450 s.l.m.; città metropolitana di Roma, mappa info Turista.: Pro Loco, p. S. Margherita degli Angeli, 2 - T. 06 9573176; P.S. H.: Viale Pio XII, 42 - T.: 06 9532 2285

L’antica Preneste era nota per il tempio della Fortuna Primigenia. Con Roma ebbe rapporti conflittuali, fu saccheggiata da Silla diventando colonia dei veterani sillani e municipio romano. Durante il medioevo si chiamò Civitas Prenestina e appoggiò Roma nelle guerre contro i goti e i longobardi. Successivamente fu annessa alla Chiesa e fu feudo dei Colonna. Subì due successive distruzioni da parte dell’esercito pontificio. Nel XIV i Colonna di Sciarra a cui era stata destinata la eressero a principato. Nel sec. XVII sec. passò ai Barberini, che tra alterne vicende la tennero fino a quando passò definitivamente allo Stato Pontificio, di cui seguì le sorti.

Il centro storico di Palestrina venne completamente distrutto dai bombardamenti del 1944. La ricostruzione permise di rimettere in luce notevoli testimonianze dell’antichità, come l’antico santuario repubblicano. Per la ricchezza dei tesori artistici scoperti, nel suo territorio l’attività archeologica di riscoperta è ancora oggi notevole. L’abitato sorge intorno ai resti imponenti del tempio, ricostruito da Silla nell’80 a.C. su vari terrazzamenti che si estendono verso l’alto fino alla vasta spianata terminale.

Velletri


Ab. 53.250, Velletrani/veliterni; altezza: m. 372 s.l.m.; città metropolitana di Roma, mappa info Turista.: www.comune.velletri.rm.it/velletricittapertutti; P.S. H.: via Orti Ginnetti, 7 - T.: 06 93271

Insediamento di probabile origine volsca, fu incorporato a Roma e chiamato Velitrae, durante il regno di Anco Marzio. Devastata dai goti, dopo la caduta dell’Impero, passò sotto i bizantini e diventò libero comune. Dal XVI sec. fu dominio della Chiesa. Nel 1870 con la presa di Roma entrò a far parte del Regno d’Italia.

La città si è sviluppata lungo la via Appia dentro le mura, da porta Romana a porta Napoletana

Latina


Ab. 126.746, latinensi; altezza: m. 21 s.l.m.; Provincia: Latina, mappa info Turista.: Piazza del Popolo, 16 -T. 0773 480672; P.S. H.: Via Guido Reni - T.: 0773 6551

Sorse sul territorio bonificato delle Paludi Pontine col nome Littoria, nel ventennio fascista, 18 dicembre 1932, modificato in quello di Latina nel 1945. È un esempio importante di urbanistica degli anni ’30.

Il centro storico di Latina, realizzato su piano regolatore dell’architetto Oriolo Frezzotti, è unico in Italia, corrisponde alla città di fondazione e si sviluppa intorno a numerose piazze al cui centro è situata Piazza del Popolo. Ha una forma ottagonale e ospita i principali monumenti della città, è circondato da sette viali che costituiscono l’attuale circonvallazione.

 

Terracina


Ab. 45.800, terracinesi; altezza: m. 22 s.l.m.; Provincia: Latina, mappa info Turista.: viale Europa, 204 – T.: 0773 707702/3; P.S. H. via Marino de Santis - T.: 0564 869111

La sua storia si perde nel mito, che la vuole fondata dagli spartani, poi città etrusca col nome di Tarcina, conquistata dai Volsci che la chiamarono Anxur. Sottomessa ai romani, l’abitato che oggi conosciamo si sviluppò in epoca imperiale con un porto rilevante. Successivamente alla calata dei barbari e alle scorribande saracene divenne dominio pontificio. Sopportò le piaghe della malaria che ridusse drasticamente la popolazione fino alle bonifiche parziali della zona, apportate da Papa Pio VI. Alla fine del XVIII sec fu occupata dalle truppe francesi a cui però si ribellò per tornare sotto le ali della Chiesa, dividendone il suo destino. Nella seconda guerra mondiale subì gravi danni.

Terracina si sviluppa su una costa del Monte Sant’Angelo, dove è collocato il suo centro storico che si articola intorno alla piazza principale, l’antico Foro Emiliano che conserva la pavimentazione originale a lastroni calcarei, circondata da altre piazze ed edifici dell’epoca romana: il Capitolium, palazzo Braschi, le numerose chiese e le mura che la cingevano; fino a raggiungere il lungomare Circe, nella città bassa, chiamata Borgo Pio, il cui centro è piazza Garibaldi, realizzata nel XIX sec.

 

Gaeta


Ab. 20.361, gaetani, altezza: m. 2 s.l.m.; Provincia: Latina, mappa info Turista.: Pro loco, via Firenze, 2 – T.: 0771 465054; P.S. H. via S. Giovanni Battista – Pontecorvo (FR) – T.: 0776 772063

Antico porto di Formia, residenza dei patrizi romani e degli imperatori, diventò una roccaforte difensiva e nel IX sec. fu ducato autonomo. Passò ai normanni, agli angioini, agli aragonesi, ai borbonici. Nel 1860 – 1861 nel suo territorio si scontrarono le truppe piemontesi e quelle borboniche in cui la città venne espugnata, portando a conclusione l’unità d’Italia. 

La cittadina oggi si compone del centro medievale di S. Erasmo che orbita intorno al castello, Porto Salvo con la particolare via Indipendenza di origine romana e la meravigliosa e lunga spiaggia di Serapo con le sue notevoli attrezzature turistiche.