Civita Castellana

Cfr.: Lazio, itinerario n. 3/2021 - Dal lago di Bolsena al lago di Bracciano: Bolsena - Bagnoregio - Civita Castellana - Sutri - Bracciano


Ab. 15.991, civitonici; altezza: m. 145 s.l.m.; Provincia: Viterbo, mappainfo Turista: via Gramsci, 3 – T.: 339 2077494; P.S. H.: Via Ferretti, 169 – T.: 0761 3391

Antica città dei falisea, Falerii Veteres, attiva fin dal IX sec a.C. Nel 395 a.C. si ribellò a Roma e fu distrutta da Camillo. Altre volte si ribellò alla potenza romana e fu distrutta, quindi ricostruita a poca distanza, diventando colonia romana col nome di Falerii Novi. Sotto l’impero la vecchia Falerii si ripopolò, in particolare sotto le incursioni barbariche, prendendo il nome di Civitas Castellana. La città sopportò le contese tra i papi (Pasquale II, Adriano IV, Celestino III), gli imperatori Federico I e Federico II e varie famiglie feudatarie locali, fino a diventare dominio pontificio, seguendone le sorti.   

La cittadina è posta lungo la via Flaminia, su uno sperone di tufo vulcanico, sulle pendici dei monti Cimini, tra le gole di due fiumi affluenti del Treja. Il suo territorio si contraddistingue per il particolare tufo rosso dovuto alle eruzioni vulcaniche ed alle profonde gole generate dall’erosione dei fiumi, caratteristica suggestiva dei suoi paesaggi. Civita Castellana conserva un ricco patrimonio artistico e archeologico, disseminato di aree templari, di necropoli e santuari.

Da vedere

- Duomo, cattedrale di Santa Maria Maggiore, nella piazza omonima, in stile romanico, con portico a grande arco centrale, risale al XII sec., con elementi gotici, decisamente trasformata dalla ristrutturazione della metà del XVIII sec., presenta ancora la facciata originaria.

- Chiesa di San Francesco, in precedenza S. Pietro, in piazza Matteotti, con chiostro e affreschi al suo interno. conserva un importante dipinto “l’Adorazione del Bambino” di Antoniazzo Romano. La strada alla sinistra della chiesa porta al Ponte Clementino che attraversa l’orrido del Rio Maggiore, eretto agli inizi del XVIII sec. per volontà del Papa Clemente XI.    

-  Rocca o Forte di Sangallo, famiglia di architetti che nel 1501 iniziarono la costruzione per volere del Papa Alessandro VI Borgia, completata da Antonio Sangallo il giovane. Una fortezza, vicina al centro storico, con pianta a forma di pentagono irregolare, baluardi agli angoli e un maschio di forma ottagonale. All’interno si trova il Museo nazionale dell’Agro Falisco   al cui interno sono conservati materiali provenienti dall’antica Falerii Veteres.   

Nei dintorni

Falerii Novi, a circa 6 km, si vedono ancora gli imponenti resti della città antica, con lunghi tratti di mura turrite e varie porte. Vicino alla Porta di Giove si vedono i ruderi dell’abbazia romanica di Santa Maria in Faleri, nel territorio di Fabbrica di Roma in frazione Faleri.

Manifestazioni

Il Carnevale che si apre il 17 gennaio di ogni anno

Antiche rievocazioni storiche, con giostre e sfilate in costume, intorno alla metà di settembre

Gastronomia

Frittelloni/Pizza con i fiori di zucca/Maritozzi con la panna/ Miele alla Jocobee

Da non perdere

Rigatoni alla Mignolò/Fettuccine

Alberghi

Palace Hotel Relais Falisco ****, via Don G. Minzoni, 19 – 0761 5498

Aldero Hotel, ***, vi Quartaccio, 1 – 0761 514757

Ristoranti

Mignolò, via V. Ferretti, 101 – 0761 513465

Il Tufo Rosso, via S. Gratiliano – 0761 513965

Da Erminio alla Ghiacciaia, via A. Gramsci, 10 – 0761 598515