Piemonte, itinerario n. 1/2019

Tra le colline langhigiane, i castelli sabaudi e le corti medievali: Asti - Alba - Racconigi - Pinerolo - Saluzzo - Cuneo

 

 


Itinerario: da Asti a Cuneo, in 3 tappe.

Località: Asti – Alba – Racconigi - Pinerolo – Saluzzo – Cuneo

Stagione: tutte le stagioni. Tempo: tre giorni. Lunghezza: Km. 178.

I) Asti – Alba, km 39, circa h. 0, 45'  

II) Alba – Racconigi - Pinerolo, km 76, circa h. 1,30'  

III) Pinerolo – Saluzzo - Cuneo, Km 63, circa  h. 1,20’
 

Si parte da Asti, posta tra le colline delle Langhe e del Monferrato, in una posizione speciale, quasi nel cuore del Piemonte, nella zona resa famosa in tutto il mondo per la produzione vitivinicola. La città in un certo senso riflette questa armonia, questo senso di dolcezza che si rispecchia nel centro urbano di epoca medievale, lungo le viuzze dove ancora si trovano i resti delle vecchie torri e dei magnifici edifici, raffinato esempio dell’architettura gotica e barocca. Proprio ad Asti, nel 1999 è nata la “Strada Astesana”, la prima strada del vino piemontese, che si sviluppa in otto percorsi, attraversando ben 52 comuni della provincia di Asti e di parte delle Langhe, dove incontriamo Alba, che sorge su una vasta area pianeggiante, a cavallo delle province di Cuneo e di Asti, sulla riva destra del fiume Tanaro, dove le colline si sciolgono nelle distese di noccioleti e si dispiegano in mille colori di vigneti che regalano vini superbi, come il barolo e il nebbiolo. Alba ben merita il titolo di città delle cento torri, che si stagliano all’interno del suo meraviglioso medievale centro storico. Un territorio disseminato di castelli, di chiese e abbazie, di ville gentilizie, palazzi, piccoli borghi e rustici casolari. Un territorio davvero seducente, diventato il paradiso dei buongustai. Tra vini e tartufo bianco i turisti giungono ad Alba in qualunque stagione per gustare le prelibatezze gastronomiche che offre il suo territorio. Riprendendo la strada SP 129, si raggiunge agevolmente Racconigi, stretta tra le ultime propaggini delle Alpi Cozie e le colline del Roero, si estende tra la provincia di Torino e il limite settentrionale di quella di Cuneo, attraversata dal torrente Maira e da numerosi altri canali, dispiega la sua importanza per il Castello, residenza dei reali sabaudi, dove nacque l’ultimo re d’Italia, Umberto II, ben conservato, che merita una visita insieme al bosco-parco del Castello e all’importante Centro cicogne e anatidi Racconigi, oasi della LIPU, area protetta della Fauna fondata nel 1984, che si trova nella vicina frazione di Migliabruna, nella località di Stramiano, 5 km in direzione nord dall'abitato di Racconigi, oltre il muro settentrionale del Parco del Castello. Continuando a nord-est, per la SP 129, si giunge a Pinerolo, tra boschi e verdi prati, altra meta del nostro itinerario, posta allo sbocco in pianura della dolcissima Val Chisone, antico rifugio del popolo valdese, ad appena 34 km da Torino, sulla strada che porta al Sestriere. Pinerolo è un ricco centro commerciale della zona montana circostante di cui è sede della Comunità montana Pinerolese Pedemontano. Notevole, nel centro cittadino, la sua piazza Vittorio Veneto, ex piazza d’armi fino al 1830, contornata da importanti edifici medievali. Proseguendo l’itinerario verso sud, attraverso la SSP 529 si raggiunge Saluzzo, situata ai piedi della catena del Monviso, allo sbocco delle valli Po e Varaita, e sede del Parco del Monviso, istituito nel 2016. La città si rivela interamente oltre la porta dei Vaccai, la quale introduce alla città alta, con le sue ripide stradine acciottolate, interrotte di tanto in tanto da ripide scalinate e fiancheggiate da pittoresche case medievali con muri ricchi di muschio e giardini rigogliosi. È lì che si trova Casa Cavassa, palazzotto rinascimentale, gemma di Saluzzo, che rivela la ricchezza e il buongusto dei suoi cittadini. Più avanti si accede alla poetica piazzetta, angolo intatto del medioevo su cui si staglia la chiesa di S. Giovanni. L’ascesa si conclude in piazza Castello, davanti alla Castiglia. Saluzzo rappresenta un esempio dell’architettura medievale piemontese, conservando numerose testimonianze del suo nobile e ricco passato che ne confermano il suo ruolo di città d’arte. Procedendo ancora verso sud, sulla SP 25, si arriva a Cuneo, provincia “granda”, la più estesa del Piemonte, con i suoi 250 comuni.  Il suo territorio si presenta a volte aspro, a volte morbido, su cui sono incollate cascine sparse, paesi di pietra, da cui spuntano imponenti castelli, che invogliano il visitatore in ogni stagione per i ricchi e molteplici stimoli offerti dai suoi prodotti, il Barolo, il Barbaresco, i tartufi, le nocciole, i funghi, i formaggi, il cioccolato, la gastronomia. Senza dimenticare, in questa terra, la magia degli autunni nebbiosi nelle vigne e la civiltà contadina.              

 

Asti *

 

Ab. 76.211, astigiani; altezza: m. 123 s.l.m.; Provincia: Asti  mappa  info Turista.: Piazza Alfieri, 34 - T.: 0141 530357; P.S. H.: Corso Dante Alighieri, 202 – T.: 0141 481111

* articolo aggiornato al 19 marzo 2023

Municipium romano noto con il nome di Hasta Pompeia. Alcune sezioni delle antiche mura sono ancora presenti nella parte settentrionale della città. Fu sede del ducato longobardo della Neustria.  Libero comune nel Medioevo, uno dei più importanti centri commerciali tra XII e XIII secolo, quando i suoi mercanti svilupparono il commercio e il credito in tutta Europa. Nel 1531 la Contea di Asti venne ceduta ai Savoia dall'Imperatore Carlo V. Da quel momento la città seguì le sorti dei Savoia. Nel 1720 il Ducato di Savoia divenne “Regno di Sardegna”. Durante l’età napoleonica divenne capoluogo del dipartimento francese del Tanaro. Dopo la restaurazione, seguita alla caduta di Napoleone, ritornò sotto il Regno di Sardegna. Nota a livello internazionale per i suoi vini e in particolare per la coltivazione e la produzione dell’Asti spumante. 

Asti presenta il più vasto patrimonio architettonico basso-medievale della regione, numerose sono le torri, case-forti, chiese, domus e palazzi. La città è suddivisa in 14 "Rioni", distinti in quartieri chiamati: “dei nobili”, all'interno della prima cerchia delle antiche mura Duecentesche e "Borghi", le circoscrizioni dette “dei borghigiani”, comprese in origine all'interno della seconda cerchia di mura Trecentesche.

 

Da vedere

- Cattedrale di S. Maria Assunta, la più importante chiesa gotica del Piemonte, eretta tra il V e il VI sec., ricostruita in varie fasi.

- Collegiata di S. Secondo, costruita in stile gotico intorno alla metà del XIII sec., su una vecchia chiesa risalente al IX - X sec., di cui rimane il campanile romanico.

- Torre Troyana, in piazza Medici, accanto al Palazzo Ducale, a base quadrata è alta 44 m.

Palazzo del Podestà o dei Notai, costruzione risalente al medioevo

- le mura antiche, nella zona nord occidentale della città.

- Chiesa di S. Caterina, in corso Alfieri, eretta su un’antica chiesa dell’XI sec., tra il 1766 e il 1773 in stile barocco.

- Palazzo Civico, di origine medievale venne ristrutturato intorno alla metà del XVI sec.

- Villa Paolina, Oasi e Riserva WWF, nella periferia nord della città, situata a mezza collina in un contesto molto suggestivo.

 

Manifestazioni

Festival delle sagre astigiane, una manifestazione enogastronomica, accompagnata da vini DOCG astigiani, organizzata in un grande ristorante all'aperto, si tiene ad Asti la settimana antecedente il Palio di Asti,

Palio di Asti, si disputa la prima domenica di settembre

 

Gastronomia

Carni/ tartufo/ Bagna càuda/ formaggi (toma, robiola, roccaverano/

da non perdere

agnolotti d’asino/ bollito con polenta concia/ fritto misto alla piemontese/ finanziera (piatto con le frattaglie di pollo) / amaretti/ la polentina astigiana.

Vini

dolci: il Moscato Bianco o Moscato di Canelli, da cui deriva l’Asti spumante DOCG/ La Malvasia di Casorzo e di Castelnuovo Don Bosco e di Schierano, le cui uve danno vini rosati e dolc/ Il Brachetto dell'alto Monferrato e della zona di Acqui Terme.

Rossi: la Barbera,  il Dolcetto, il Grignolino, il Freisa e il Ruché.

Bianchi: Cortese

 

Alberghi

Hotel Lis ****, via Rosselli, 10 – T.: 0141 595051

Hotel Castello ****, via G. Testa, 47 – T.:  0141 351094

B&B La Fabbrica dell'Oro, Via Serafino Grassi, 35 – T.: 0141 320320

 

Ristoranti

Osteria del Diavolo, Piazza S. Martino, 6 - T.: 0141 30221

Osteria della Piazza, Via Giovanni Giobert, 8, 14100 – T.: 0141 436279

Il Cavallo Scosso, via Al Duca, 23/D – 366 9758351

 

Parcheggi

Piazza Campo del Palio, Corso Luigi Einaudi, 176 – T.: 0141 434711 

Piazza Roma, Piazza Roma, 4 – T.: 0141 434711

Babilano, Via Alessandro Artom – T.: 0141 434711

Piazza Medici, Via Cesare Battisti, 16 – T.: 0141 434711

Piazza Vittorio Alfieri, Piazza Vittorio Alfieri, 45 – T.:  0141 434711

Piazza Catena, Piazza Catena, 50 – T.: 0141 434711 

Via Natta, Via Gioacchino Testa, 28 – T.: 0141 434711

Asti-Est, Corso Alessandria, 62

Piazza San Giuseppe, Via S. Martino, 2-4 – T.: 0141 434711 

Via Chiuminatti, Via Chiuminatti, 23 - T.: 0141 434711 

Piazza Cattedrale, Piazza Cattedrale, 8 – T.: 0141 434711

Piazza Traghetto, Via Giovanni Gianotti, 29 – T.: 0141 434711 

Piazza Vittorio Veneto, Piazza Vittorio Veneto, 6-43 – T.: 0141 434711

Parcheggio gratuito, Corso P. Chiesa, 19 – 21

  

Alba

 
Ab. 31.498, albesi; altezza: m. 172 s.l.m.; Provincia: Cuneo, mappa info Turista.: Piazza Risorgimento, 2 - T.: 0173 35883; P.S. H.: via Pietro belli, 26 – T.: 0173 316111

  

Insediamento abitato fin dall’età neolitica, poi conquistata dai romani, nel X sec, distrutta da saraceni. Solo nel XIII sec. sotto il dominio dei marchesi del Monferrato, migliorò le proprie condizioni economiche. Successivamente cadde sotto il potere dei Visconti, poi dei Gonzaga e infine dei Savoia nel 1631. 

L’antico nucleo urbano di Alba conserva ancora le antiche mura romane dentro cui è racchiuso, insieme a edifici di origine medievale. La via V. Emanuele II e Cavour sono fiancheggiate da pittoresche Torri medievali e dalla Loggia dei Mercanti, sempre di origine medievale.