Torino 

Ab. 842.754; torinesi; altezza: m. 239 s.l.m.; provincia: Città metropolitana di Torino; mappa Info Turista.: ufficio IAT, piazza Castello ang. Via Garibaldi – T.: 011 535181; P.S.H.: Umberto I, via Magellano,1 – T. 011 5081111/Mauriziano, via F. Turati, 62 – T.: 011 5082370; Aeroporto Internazionale di Caselle, strada Aeroporto, 12, Caselle – T.: 011 5676361

Sulle ceneri dell’antico insediamento chiamato Taurasia o Taurinia di origine celtica ligure, distrutto da Annibale nel 218 a. C., sorse, intorno al 58 a.C., per opera dei romani, un presidio militare, l’antica Julia Taurinorum che diventò prima un castrum e nel 28 a. C. una colonia col nome di Julia Augusta Taurinorum. Centro importante sulla via delle Gallie, diventò un ducato bizantino quindi Longobardo, sconfitto dai franchi, i quali crearono una vasta contea causa di numerosi conflitti tra le famiglie feudali locali. Nel 940 Arduino Glabrione pose fine alle dispute costituendo la marca di Torino. A questo periodo risale il matrimonio tra Adelaide di Susa, discendente della “dinastia arduinica”, e Umberto I Biancamano, fondatore della casa Savoia, che portò la città sotto l’influenza della dinastia sabauda. Nel 1418 il duca Amedeo VIII fece di Torino il centro delle province del Piemonte unificate. Nel 1536, la città fu occupata dalle truppe francesi. Dopo il trattato di Cateau Cambrésis, nel 1559, fu restituita a Emanuele Filiberto di Savoia che diede vita a imponenti opere di ampiamento della città, insieme alla costruzione dei primi opifici; nel 1563 diventò la capitale del ducato di Savoia. L’opera di ammodernamento proseguì sotto il successore, Carlo Emanuele I che riuscì a dare a Torino l’aspetto barocco che mantiene ancora oggi. Carlo Emanuele II, dopo un lungo periodo di conflitti, diede ulteriore impulso ai progetti urbanistici della città e la difese dalle mire di Luigi XIV di Francia. Contro le mire francesi, nel 1706, Vittorio Amedeo II e suo cugino Eugenio respinsero la controffensiva transalpina dopo centodiciassette giorni d’assedio. Finalmente liberata, Torino diventò capitale del regno di Sardegna. Alla fine del XVIII sec. fu di nuovo sottomessa alla Francia fino al 1814, quando tornò sotto la dominazione sabauda. Da quell’anno Torino diventò il cuore del risorgimento italiano. Le azioni patriottiche, le guerre di indipendenza, le annessioni di nuovi territori, la proclamazione del regno d’Italia, la resero capitale del nuovo regno, dal 1861 al 1865.      

Torino si estende per la maggior parte del suo territorio pianeggiante, tra i 220 - 280 m s.l.m., sulla sponda sinistra dell’alto corso del Po dove si incontrano il Sangone, la Dora Riparia, e la Stura di Lanzo; sulla sponda destra del fiume Po si distribuisce la parte collinare, il cui punto più alto  è rappresentato dal Colle della Maddalena, a 715 m. Alcune aree del suo territorio: le colline torinesi e il parco del Po, riserva della biosfera, insieme ai palazzi e ai caratteristici edifici che fanno parte delle residenze sabaude in Piemonte, sono stati inseriti dall’Unesco tra i beni patrimonio dell’umanità. Circondata dalle splendide vette alpine del Monviso, Rocciamelone, Gran Paradiso, Monte Rosa e Cervino, Torino ha un impianto urbano di segno militare, con pianta a scacchiera e vie che si estendono in linea retta e si incrociano a 90°, secondo i dettami rinascimentali scelti dai Savoia per ridisegnare e ampliare la città. Agli inizi del XVII sec. risale la costruzione dei primi portici monumentali, una caratteristica di Torino, che si sviluppano per 18 km; al 1808 i lunghi viali con relativi controviali. Col tempo i viali hanno raggiunto la lunghezza complessiva di ben 320 km. Torino appare una città aristocratica, a volte severa e chiusa, la quale nel corso del tempo ha saputo mutare il suo destino: da antica capitale ha conservato la sua storia, la propria cultura, insieme agli splendidi edifici e all’enorme patrimonio artistico; da protagonista indiscussa del XIX e XX sec. è stata capace di traghettare, con spirito innovativo e d’avanguardia, il grande polo industriale creato, attraverso le crisi economiche della fine del secolo scorso e dell’ultimo ventennio del nostro secolo, verso il rinnovamento post - industriale, dovuto alla globalizzazione dei mercati e all’innovazione tecnologica. Torino è una città di contrasti e chiaroscuri: aristocratica, borghese e operaia, in cui il passato è dietro l’angolo, le memorie dei Savoia rivivono dappertutto in ogni piazza, in ogni strada di questa città, scrigno di tesori; in cui la modernità è espressa in maniera esemplare dalle opere di Renzo Piano, dai suoi grattacieli e dall’ avveniristica Stazione Porta Susa. Torino è pure definita la città magica, insieme a Lione e Praga formerebbe un triangolo occulto. Sarà vero sarà falso? Per noi la magia che possiede risiede nella sua bellezza e nell’eleganza dello stile incontaminato che la contraddistingue, altro che aura arcana! Fulcro della città è Piazza Castello, progettata nel 1584 da Ascanio Vittozzi per volere di Carlo Emanuele I, su cui si staglia isolato il Castello, mentre una cancellata ottocentesca la separa da Palazzo Reale e dalla sua piazza.