Trentino - Alto Adige, itinerario n. 3/2022   

Attraverso la Val di Fassa, Val Gardena, Val d’Isarco e Val Pusteria: Moena - Canazei - Ortisei - Bressanone - Brunico - San Candido

Itinerario: da Moena a San Candido in 3 tappe

Località: Moena - Ortisei - Bressanone - Brunico - San Candido

Stagione: tutte le stagioni Tempo: cinque/sette giorni. Lunghezza: Km. 144 

I) Moena - Canazei - Ortisei, km 48, circa h. 1,20’ 

II) Ortisei - Bressanone, Km 31, circa h 0,40’ 

III) Bressanone - Brunico - San Candido, Km 66, circa h. 1,15’

 

Un viaggio intorno all’incantato mondo delle Dolomiti, dove si accendono racconti e leggende di antiche arrampicate, attraverso comunità ricche di tradizioni e cultura, in un incontaminato paesaggio che non si stanca mai di offrire ai visitatori incomparabili bellezze naturali.

Si parte da Moena, in Val di Fassa, scrigno di tesori naturalistici tra le Dolomiti, al confine con la Valle di Fiemme, un percorso che si distribuisce su declivi dolci e soleggiati di fronte a panorami montani mozzafiato, per arrivare a Canazei con le sue graziose e tipiche case dai tetti di porfido e, attraverso il Passo Sella, raggiungere Ortisei, in Val Gardena, distesa su una conca verde ricca di pascoli e fitta di boschi, coronata dalle cime dolomitiche del Sassolungo e dal maestoso sistema del Sella. Poi, attraverso la graziosa cittadina di Chiusa si passa in Val d’Isarco che si allunga fra le pareti delle montagne, in un territorio aspro e selvaggio che stimola una visita alla raffinata città di Bressanone. Proseguendo il viaggio nel Tirolo orientale, nella Val Pusteria, ai piedi delle Dolomiti nel fondovalle costellato di prati verdi si raggiunge Brunico, città dal fascino particolare; ancora avanti, un ultimo tratto di strada, immerso nel meraviglioso paesaggio naturale che offre la valle, per concludere la nostra avventura nel fantastico borgo di San Candido, a due passi dalla frontiera austriaca.

Moena


Ab. 2.687, moenesi; altezza: m. 1.184 s.l.m.; Provincia autonoma: Trento - mappa - info Turista.: Piaz de Navalge, 4, T. 0462 609770; P.S. H.: Via Dossi, 21 Cavalese – T.: 0462 242111

Probabilmente fu insediamento colonizzato dai romani, insieme ad altri abitati dalle popolazioni Retiche.  Il primo riferimento storico del centro abitato risale alla metà del XII sec., quando fu consacrata la chiesa di S. Vigilio. Agli inizi del XIV sec. l’antica Moyena venne integrato al Principato Vescovile di Trento, diventando uno dei centri della Magnifica Comunità di Fiemme. Nel 1805 passò al Regno di Baviera fino al 1810, quando passò al regno d’Italia napoleonico fino al Congresso di Vienna, che attribuì il territorio all’Impero austriaco. Nel novembre 1918, durante la Prima guerra mondiale, fu occupato dalle truppe italiane, e annesso al Regno d’Italia nel 1921. 

Moena è situata alla base della Val di Fassa, proprio al confine con la Val di Femme, in un’ampia piana lungo le sponde del torrente Avisio, nelle Dolomiti, circondato dai gruppi del Latemar, del Catinaccio, della Marmolada e di cima Bocche. Insieme ad altri 10 comuni limitrofi costituisce la “Magnifica Comunità di Fiemme”. Vero borgo dolomitico, porta della Val di Fassa, Moena è chiamata la “fata delle Dolomiti” per la magia che esprimono i suoi paesaggi. La cittadina si sviluppò intorno alla fine del XIX sec. grazie all’interesse geologico per le Dolomiti. Prima arrivarono i ricercatori per i loro studi, poi gli alpinisti tracciarono le prime via ferrate rendendo tutto il territorio una meta popolare per gli escursionisti. Oggi grazie ai comprensori e agli impianti sciistici è tra le stazioni invernali più rinomate dell’arco alpino.

Da vedere

- Chiesa di S. Vigilio, ristrutturata agli inizi del XX sec. Dall’esterno l’antica abside e la nuova costruzione. All’interno, in tre navate, conserva affreschi in stile liberty.

 - Chiesa di S. Volfango, accanto alla parrocchiale di S. Vigilio, conserva pregevoli affreschi del XV sec.

Manifestaioni

Marcialonga, importante gara di sci di fondo, attraversa la Val di Fassa e la Val di Fiemme, partenza da Moena e arrivo a Cavalese, si svolge l’ultima domenica di gennaio.

Gastronomia

Salumi: speck, pancetta, landjager (un insaccato di manzo e suino affumicato) /Puzzone Dop/Zuppa d’orzo/cajonciè, una specie di ravioli di ricotta e spinaci/crauti/grostoj e fortaes, lunghe frittelle

Da non perdere

canederli con speck/polenta con lo spezzatino di maiale, manzo o selvaggina/ affettati con il Kren, salsa di rafano emulsionata con aceto di mele/ strudel di mele

Vini

Vini rossi: Teroldego/Schiava Nera

Vini bianchi: Moscato giallo/ Nosiola/ Chardonnay

Grappe locali di vario sapore

Alberghi

Hotel Rancolin***, Str. De Moene, 31 – 0462 573115

Park Hotel Leonardo ***, Str. De Ciroch ***, 0462 573355

Garnì Villa Ursula ****, Str. G. Kostner, 1 – 0462 573159

Ristoranti

Ostaria Tyrol, piazza de Ramon – 0462 573760

Faloria Bistrò, Piaz de Sotegrava, 17 – 0462 573267

Nibada Pub, Str. L. Heimann, 5 – 0462 872703

Canazei


Ab. 2.008, canazeiesi/pazedins; altezza: m. 1.460 s.l.m.; Provincia autonoma: Trento - mappa - info Turista.: piazza G. Marconi, 5, T. 0462 609500; P.S. H.: Via Dossi, 21 Cavalese – T.: 0462 242111

Canazei è un comune nato alla fine del XX sec., 1999, dall’aggregazione dei territori disabitati staccati dal comune di Campitello di Fassa. È situato all’estremità nord della Val di Fassa, si sviluppa tra gli importanti gruppi dolomitici del Sassolungo, Marmolada e Gruppo del Sella. Negli ultimi anni è diventata una località turistica e un’importante stazione per gli sport invernali, sci alpino e di discesa. Durante l’estate è la meta preferita di escursionisti e alpinisti. Il territorio fa parte del carosello sciistico Sellaronda, percorso intorno al gruppo dolomitico del Sella, che comprende impianti di risalita e itinerari per escursionisti e cicloamatori. Il Centro acquatico Dòlaondes offre relax in tutte le stagioni con le sue quattro aree tematiche e le cinque piscine. Ad Alba di Canazei è situato il Palaghiaccio Gianmario Scola, aperto tutti i giorni d’estate e per appuntamento nel restante periodo.