Nardò

 Cfr.: Puglia, itinerario 2/2020 - Nel cuore del Salento, tra il Golfo di Taranto e il Mare Mediterraneo: Lecce - Nardò - Gallepoli - Maglie - Otranto


Nardò f.6
Ab. 31.344, neretini; altezza: m. 45 s.l.m.; Provincia: Lecce, mappa - info Turista: Piazza A. Salandra - T. 0833 836928/ 572081; P.S. H.: Via XXV Luglio, 4 - T.: 0833 568111

 

L’abitato ebbe origine messapica, all’incirca nel VII sec. a.C., in età romana diventò Neretum, importante municipio. Nel medioevo fu un’importante colonia bizantina. Fu annessa al Regno longobardo (662 – 690). Attaccata e saccheggiata dai saraceni tra il 901 e il 924, fu sottomessa ai Normanni nel 1055 e ne seguì le sorti finendo sotto il dominio angioino. Fu coinvolta nelle dispute tra aragonesi, veneziani e turchi, divenendo, dal 1487 al 1806, feudo dei duchi di Acquaviva, sotto i quali fiorì e all’inizio del XVII sec. fu un centro di attrazione culturale diventando sede di Università e di accademie. Successivamente partecipò ai movimenti del risorgimento italiano sostenendo la Carboneria, quindi con l’unificazione del 1861 seguì il destino del nuovo regno d’Italia.

 

Il centro della città è uno scrigno di tesori barocchi, di edifici e chiese di eccezionale ricchezza e interesse storico, che si rivelano passo dopo passo, perdendosi nei vicoli e nelle stradine, attraversando piazze e piazzette, scoprendo angoli nascosti e scorci suggestivi, che incantano ogni visitatore. Un centro che ha saputo comunque declinare l’aristocratica bellezza del suo patrimonio artistico con l’originale disegno dei viali del suo centro moderno, ricco di attrattive.