Mantova 

Cfr.:Lombardia, itinerario n. 1/2019 - Mantova - Parco del Mincio - Sabbioneta

Ab. 49.445, mantovani; altezza: m. 19; provincia: Mantova;  mappa  Info Turista.: Piazza Andrea Mantegna, 6 - T. 0376 432432; P.S.H.: Str. Lago Paiolo, 10 – T.: 0376 2011  

Dal luglio 2008 la città d'arte lombarda, con Sabbioneta, entrambe accomunate dall'eredità lasciata loro dai Gonzaga che ne hanno fatto due tra i principali centri del Rinascimento italiano ed europeo, è stata inserita nella list dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.

Nel 2016, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha insignito Mantova del titolo di capitale italiana della cultura. Dal 2017 Mantova e la sua provincia fanno parte della Regione Europea della Gastronomia - Lombardia Orientale, insieme alle province di Bergamo, Brescia e Cremona. Mantova è l'unica città, intesa come museo urbano diffuso, presente sulla piattaforma Google Arts & Culture, con più di 1.000 opere digitalizzate, 40 mostre virtuali allestite in 8 differenti musei virtuali. Inoltre, secondo quanto riportato nel rapporto di Legambiente "Ecosistema Urbano 2017", la città si è classificata al primo posto nella classifica delle migliori città italiane per qualità dell'ambiente e della vita.

Servio scrive che Mantova era una delle città fondate dall'antico popolo degli Umbri. Venne successivamente abitata dagli Etruschi, ai quali seguirono i Celti. I romani provvidero alla loro cacciata iniziando opere di fortificazione. Durante questo periodo ebbe i natali il poeta Virgilio (70 a.C.-19 a.C.). Nell'anno 1000 iniziò su Mantova il dominio dei Canossa: Tedaldo di Canossa prima e la contessa Matilde ampliarono le loro proprietà e provvidero all’edificazione di chiese e conventi. Dopo la morte di Matilde nel 1115, seguirono frequenti scontri con le popolazioni confinanti: veronesi, cremonesi e reggiani. Verso la metà del XIII sec., dopo la sconfitta di Ezzelino da Romano fu eretto il Palazzo del podestà e il Ponte dei Mulini e la città fu dotata di possenti mura.  Intorno alla fine del XIII sec. iniziò l’ascesa al potere della famiglia Bonacolsi, che arricchì la città di importanti palazzi merlati. Nell’agosto 1328, con la morte dell'ultimo dei Bonacolsi, Rinaldo detto "Passerino" ad opera di Luigi Gonzaga, iniziava la plurisecolare dominazione della famiglia Gonzaga, che regnò su Mantova fino al 1707. Fu il periodo più importante di Mantova che divenne una delle città più in vista e uno dei massimi centri d'arte in Europa. Pisanello, Leon Battista Alberti, Andrea Mantegna, Giulio Romano e Luca Fancelli lasciarono un'impronta indelebile nell'architettura della città.  Ai Gonzaga subentrarono gli austriaci, mentre per la città aveva inizio il lento declino. Seguì la dominazione francese e nuovamente austriaca nel 1815, quando Mantova divenne caposaldo del Quadrilatero, assieme a Peschiera, Verona e Legnago.  Nel 1852 avvenne l'eccidio dei Martiri di Belfiore, che anticipò l'unità nazionale. Nel 1866 Mantova entrò a far parte dello Stato Italiano.