Padova *
Cfr. Veneto, itnerario n. 1/2019 - Padova e Colli Euganei
Cfr.:Veneto, itinerario n. 4/2025 - Dalla pianura veneta, tra il fiume Brenta e il Bacchiglione, fino all’altipiano di Asiago.
Ab. 207.724, padovani(patavini); altezza: m. 19; provincia: Padova, mappa Ufficio IAT Piazzale Stazione F. S. T.: 049 5207415; IAT Centro Storico: Piazzetta Pedrocchi, 9 - T. 049 520 7415; P.S.H.: Ospedale Università: via Giustiniani, 2 – T.: 049 8212860; Ospedale Sant'Antonio Via Jacopo Facciolati, 71– T.: 049 821 6511; Aeroporto civile “Gino Allegri”: via Sorio, 89 – T.: 331 175 9481
La città sarebbe nata per mano di Antenore, principe troiano nell'anno 1185 a.C., una tradizione che fa di Padova una delle più antiche città della penisola, e la più antica del Veneto i dati archeologici hanno confermato l'antichissima origine della città, sviluppatasi tra il XIII e XI secolo a.C. e legata alla civiltà dei Veneti antichi. La città è stata una delle capitali culturali del Trecento: le testimonianze pittoriche del XIV secolo - tra tutte, il ciclo di Giotto alla Cappella degli Scrovegni - la rendono nodo cruciale negli sviluppi dell'arte occidentale. Lo splendore artistico trecentesco fu uno dei frutti del gran fervore culturale favorito dalla signoria dei Carraresi che resero Padova uno dei principali centri del preumanesimo. A Padova, tra il XIV secolo e il XV secolo si sviluppò in concomitanza con Firenze un’imponente corrente culturale votata all'antico che tramuterà nel Rinascimento padovano, e influenzerà la compagine artistica dell'intera Italia settentrionale del Quattrocento. Dal 1222 è sede di una prestigiosa università che si colloca tra le più antiche del mondo. E’ universalmente conosciuta anche come la città del Santo, appellativo con cui è chiamato a Padova Sant'Antonio, il famoso francescano portoghese, nato a Lisbona nel 1195, che visse in città per alcuni anni e vi morì il 13 giugno 1231. I resti del Santo sono conservati nella Basilica di Sant'Antonio, importante meta di pellegrinaggio della cristianità e uno dei monumenti principali cittadini. Nel 1524, a Padova fu costruito per la prima volta dopo l'età classica uno spazio interamente dedicato alle rappresentazioni teatrali, la Loggia Cornaro; mentre il 25 febbraio 1545 si costituì legalmente, con atto notarile, una compagnia di comici teatranti, la prima testimonianza al mondo di una società di commedianti professionisti, nascita simbolica della Commedia dell'Arte. La bisbetica domata, commedia di William Shakespeare, è ambientata a Padova. Padova è conosciuta anche come "Urbs picta", città dipinta, per gli splendidi cicli affrescati che vale la pena conoscere, promossi dall'Unesco come Patrimonio dell'umanità. Si tratta di un vero e proprio viaggio nel XIV sec. tra i tesori rappresentati dalle opere di Giotto e della sua scuola. Il più immaginifico è quello conservato nella Cappella degli Scrovegni, dove è raffigurato il Giudizio Universale con il soffitto blu schizzato di stelle. Nel salone pensile di Palazzo della Ragione sono custoditi gli affreschi raffiguranti i segni zodiacali e gli antichi mestieri. Il Battistero della Cattedrale mostra una cupola quasi "ipnotica" che rappresenta il Paradiso.
* articolo aggiornato a settemnre 2022
Da vedere: Percorso I
Un antico detto popolare ricorda: “Venezia la bella e Padova sua sorella“, tante sono infatti, le cose da ammirare nella città. Infatti, per il suo ricco patrimonio artistico abbiamo individuato, per i viaggiatori, due itinerari virtuali tematici, uno in cui risultano preponderanti le opere artistiche pubbliche e l’altro le opere religiose.
Percorso I di circa 4 km: da Piazzetta Pedrocchi, Palazzo Municipale, Palazz o della Ragione e Palazzo del Capitano si raggiungono Piazza Duomo e il Battistero, quindi in vicolo dei Servi, la Chiesa della Natività della beata Vergine Maria,chiamata chiesa di Santa Maria dei Servi. Più avanti Piazza Castello e, in Piazza Prato della Valle, la Chiesa di Santa Giustina, fino all’Orto Botanico.
Caffè Pedrocchi, nella piazzetta omonima, centro e culla della città, caffè storico e famoso punto di incontro di intellettuali e artisti.
Palazzo Municipale, nella via omonima, edificato nel VI sec., è ancora visibile la Torre degli anziani del XII sec., sulla stessa via è situata l’Università o Palazzo del BO, storica sede dell'Università degli studi di Padova dal 1493, costruita tra la fine del XV e l’inizio del XVI sec., con cortile e doppio porticato. All’interno da visitare il Teatro anatomico a cerchi concentrici, il più antico d’Europa e nell’Aula Magna, la cattedra che fu di Galileo Galilei, decorata da stemmi. Dal Municipio si giunge in Piazza delle Erbe,
dove si staglia il Palazzo della Ragione (nella foto l'eccezionale salone interno), maestosa costruzione risalente al XIII sec., già all’inizio del XIV sec. rinnovata e arricchita di una duplice fila di logge sui lati lunghi, situata tra Piazza delle Erbe e Piazza della Frutta, era originariamente sede dell’antico tribunale. Più avanti Piazza della Frutta.
Piazza dei Signori, dove prospetta il Palazzo del Capitanio, simbolo della dominazione veneziana del XVII sec., costruita sull’area in cui si ergevano alcuni antichi edifici della reggia dei carraresi. La facciata del Palazzo incorpora la Torre e l'Arco dell'Orologio, uno dei più antichi d’Italia, risale al XV sec.; insieme rappresentano l’arteria più caratteristica della città.
Duomo, nella piazza omonima, la Basilica Cattedrale di santa Maria Assunta, edificata tra il IX e il X sec., ricostruito agli inizi dell’XI sec., nell’aspetto attuale risale alla riedificazione cominciata intorno alla metà del XVI sec. Alla destra del Duomo si alza il Battistero, struttura cubica con cupola, riedificato nella seconda metà del XIII sec.; alla sinistra si trova il Palazzo Vescovile, costruzione del XV sec., al cui interno è situata la Biblioteca Capitolare che conserva codici miniati, incunaboli e nelle cappelle del vescovado splendidi affreschi.
Santa Maria dei Servi, in vicolo dei Servi, chiesa in stile gotico, costruita sul finire del XIV sec.
Castello Carrarese, in piazza del Castello, costruito su un’area fortificata nel medioevo, riedificato agli inizi del XIII sec. e successivamente dai carraresi. Oggi si conservano soltanto due torri, una delle quali funge da Osservatorio astronomico.
Prato della Valle, la più grande piazza della città, scenograficamente formata dall’isola Memmia, dal nome dell’ideatore, A. Memmo, e circondata da un canale ornato da una doppia fila di statue simboleggianti uomini illustri. Nella Piazza trova spazio la Basilica di Santa Giustina, costruita su n precedente chiesa paleocristiana, dopo il terremoto del 1117 incominciarono i lavori per la sua riedificazione che si prolungarono fino alla fine del XV sec. La versione attuale della Basilica, a croce latina tripartita con copertura a botte e otto cupole orientaleggianti, risale a lavori eseguiti per tutto il XVI sec. Dalla piazza, si raggiunge l’Orto Botanico, realizzato nella seconda metà del XVII sec.