Lombardia, itinerario n. 4/2025: lungo la riva lombarda e svizzera del Lago Maggiore: Sesto Calende - Angera - Ispra - Leggiuno - Laveno Mombello - Luino - Maccagno - Locarno - Brissago.

Itinerario: da Sesto Calende - Angera a Locarno - Brissago, in due tappe:
Località: Sesto Calende - Angera - Ispra - Leggiuno - Laveno Mombello - Luino - Maccagno - Locarno - Brissago
Stagione: tutte Tempo: tre giorni Lunghezza: 97 km
Sesto Calende - Angera – Luino, km 49
Luino – Locarno - Brissago, 48 km
Un breve e piacevole itinerario che per la prima volta travalica i confini italiani per concludersi in territorio svizzero, costeggiando la riva lombarda del lago Maggiore fino all’estremità settentrionale e nord occidentale del lago, propaggine occidentale più a sud del territorio svizzero. Dalle cittadine di Sesto Calende e Angera, fino a Locarno e Brissago, un viaggio tra le palme, l’acqua trasparente e le montagne che fanno da sfondo, un vero e proprio incanto. Si procede nell’armonioso silenzio del lago e l’atmosfera mediterranea, particolare del sud della Svizzera, tra luoghi romantici, incorniciati da vecchi castelli e ridenti cittadine affacciate sul lago, splendidi paesaggi e tanti parchi all’inglese, un vero e proprio paradiso naturale. Si parte da Sesto Calende, immersa nel Parco del Ticino, e Angera, dove domina la Rocca, poi Ispra e il suo promontorio. Procedendo verso nord, passando da Laveno - Mombello e Porto Valtravaglia, fino a Luino e il suo romantico lungolago. Quindi, più avanti, oltre il confine, Locarno e la splendida Piazza Grande, infine Brissago e le isole.
Angera
Ab. 5.346, angeresi; altezza: m. 193; provincia: Varese - mappa - Info Turista.: Piazzale della Vittoria, 2 - T. 0331 931915; P.S.H.: Via Bordini 9 – T.: 0332.278.111
Era l’antico Vico Sabuino, porto di epoca romana del territorio Verbano; nel medioevo fu chiamato Stazzona centro principale di una zona che comprendeva paesi delle due sponde del lago. Nel XIV sec. contava 20 edifici religiosi e un imponente Rocca, baluardo del sistema difensivo visconteo. La storia di Angera va però letta anche in chiave militare. Nel 1449 diventò possedimento dalla famiglia Borromeo, assumendo il titolo di Città nel 1497.
Angera, dominata dalla maestosa Rocca, situata sulla sponda destra meridionale del Lago Maggiore, è oggi un importante centro di soggiorno turistico. Il borgo è collegato al resto del territorio grazie all’imbarcadero sul Lago Maggiore situato all’estremità ovest da dove partono i battelli di servizio che collegano la cittadina ad Arona e le altre località a nord del lago.
Da vedere

Percorso di circa 4 km:
Santuario della Madonna della Riva, viale della Repubblica, risalente al XVII secolo e rimasta incompiuta, soltanto nel 1753 sul lato posteriore fu alzato un campanile e nel 1943 la facciata, ormai decrepita.
Civico Museo archeologico, in via Marconi, 2 nel Palazzo del pretorio, del XV sec. in stile rinascimentale. Raccoglie reperti trovati durante gli scavi nel territorio di Angera del XIX sec., disposti in due sale divise in tre sezioni: preistoria, area urbana in epoca romana, necropoli romana.
Chiesa di S. Maria Assunta, piazza Parrocchiale, edificata su una precedente chiesa risalente al XIV e completata nel 1579; in pietra d’Angera con un bel rosone affrescato sulla facciata. All’interno sono presenti tre navate e affreschi del Polvara
Rocca di Angera, via Rocca Castello, del XIII secolo, fortificata dagli arcivescovi di Milano, quindi dai Visconti e dai Borromeo; all’interno sono compresi alcuni edifici risalenti a tempi diversi tra l’XI e il XVII sec. In uno degli edifici è ospitato il famoso museo della bambola e del giocattolo; in un’altra ala è situato il Museo dell’abbigliamento infantile che raccoglie una collezione importante di capi dell’Ottocento e la metà del Novecento.
Chiesa di San Quirico, piccola pieve vicino al cimitero, risalente al XIV sec. con struttura a capanna e soffitta a volta. Situata in cima alla collina omonima e raggiungibile attraverso una serie di sentieri che costituiscono l’Anello di S. Quirico, percorribile a piedi e in bicicletta.
Nei dintorni

Sesto Calende, circa 9 km a sud est, la città, circondata dalle colline e immersa nel Parco del Ticino, è situata al centro dell’ampia zona morenica del Verbano, sulla sponda meridionale orientale lombarda del Lago Maggiore, dove il fiume Ticino esce dal Lago Maggiore per continuare il suo corso verso il Po. Da vedere: l’Abbazia di San Donato di San Donato, via Abbazia, costruzione del X – XI sec. dei monaci benedettini in forme romaniche, successivamente molto rimaneggiata; la chiesa di San Bernardino, moderna costruzione risalente al XX sec., l’Oratorio di San Vincenzo, una pieve oggi sconsacrata, fuori dal centro abitato, che risale all’XI – XII sec., la zona soggetta a diverse campagne di scavo archeologico testimonia la continuità insediativa su questo territorio nell’epoca romana, longobarda, medioevale e nei secoli più recenti; vicino all’oratorio, verso la collina si trova il Sass da Preja Buja, sasso si pietra scura, megalitico riconosciuto come Monumento naturale regionale di Preja Buia; trasportato dai formatosi dai ghiacciai durante le glaciazioni, risulta scolpito da numerose incisioni delle popolazioni della prima età del ferro.
Ispra, circa 6 km a nord est, sulla sponda meridionale destra del Lago Maggiore, chiamata “costa fiorita”, il suo territorio forma un promontorio costituito da numerose insenature punteggiate dalle antiche “fornaci da calce”. Da vedere la particolare chiesa di San Martino, parrocchiale del borgo, ottenuta dalla fusione di due chiese vicine: una piccola con affreschi del XVII sec. e la facciata rivolta a ovest, verso il Lago Maggiore; l’altra del XVIII sec. con la facciata opposta alla prima, esposta verso est, sulla piazza che la ospita. Numerose e splendide residenze di villeggiature caratterizzano il lungolago. (Info Turista, via Verbano, 208 – 0332 748281)
Leggiuno, circa 15 km a nord est, in posizione collinare, noto centro turistico, meravigliosa la spiaggia sul lago nella frazione di Reno, e importante comunità pastorale con le sue parrocchie di Santo Stefan, la chiesa dei Santi Carlo e Pietro martire, nella frazione di Arolo, risalente al XVI sec. e la chiesa dei Santi Primo e Feliciano del IX sec. con campanile in pietra dell’XI sec.

A circa 2 km a ovest, nella frazione di Reno si staglia il Santuario Santa Caterina del Sasso, monastero incastonato su un costone di roccia picco sul lago Maggiore, costruito nella seconda metà del XII sec. e ampliato nel corso del tempo in forme romanico e rinascimentali. Dal 1914 è considerato monumento nazionale. All’interno del convento si trova un’ampia sala capitolare che conserva preziosi affreschi di diverse epoche; nel refettorio è custodita il magnifico affresco del XVII sec. Il cortile del torchio è situato tra il convento e l’altro chiamato “conventino”, XIII – XIV sec., con porticato ad archi a sesto acuto. Il campanile romanico, alto circa 12 metri, è costruito a strapiombo sul lago e risale al XIV sec. la chiesa presenta un porticato rinascimentale dei primi anni del XVI sec., costituito da quattro archi a tutto sesto e tre colonne in pietra con capitelli a foglia. L’interno è costituito sugli ambienti originari che nel XVI sec. sono diventati vere e proprie cappelle che custodiscono preziosi tesori religiosi e artistici.
Laveno Mombello, circa 23 km a nord, sempre costeggiando la costa lombarda del lago Maggiore, cittadina nata dalla fusione dei comuni di Laveno, Mombello sul Lago e Cerro sul Lago Maggiore. Oltre al porto turistico è dotata di un imbarcadero servito da traghetti di linea con Verbania - Intra per il trasporto delle auto. Il centro è situato su un’ampia insenatura del lago che forma una sorta di Golfo, proprio davanti alla sponda piemontese di Intra, alle cui estremità sono posti due fortini. Grazie a una cestovia si giunge fino alla sommità del Monte Sasso del ferro che domina il borgo e da cui ai apre un meraviglioso panorama sul lago e sulle Prealpi.
Gastronomia
Pesce persico, pesce simbolo del lago, servito in saporiti filetti o reso protagonista di ottimi risotti/ alborelle, fritte o in carpione/ lucci e trote di lago
Alberghi
Dei Tigli, via Paletta, 20 - 0331 318155
Ristorante Hotel Lido di Angera, Viale Libertà, 11 - 0331 930232
B&B Cascina Armonia, via Milano, 84 - 347 6839516
Europa, via Al Porto, 68 a Ispra – 0332 780184
B&B Tana della Volpe, via Tana della Volpe, 412 a Ispra – 0332 780519/ 0331 3513168
Il Porticciolo, via Fortino, 40 a Laveno Mombello - 0332 667257
Funivia, via Trinelli, 15 a Laveno Mombello - 335 5946184
B&B Così come a Casa, via Moscaroli, 1 a Leggiuno – 0332 647842
Ristoranti
Ristorante Hotel Lido di Angera, Viale Libertà, 11 - tel.0331 930232
Nettare di Giuggiole Snc, Via Mario Greppi, 41 - tel. 0331 932037
Il Porticciolo, via Fortino, 40 a Laveno Mombello - 0331 924435
La Fontana, via Europa, 6 a Leggiuno - 0332 647396
Luino
Ab. 14,448, luinesi; altezza: m. 202 s. l .m.; provincia: Varese - mappa - Info Turista: via Dante Alighieri, 5 - T. 0332 543546; P.S.H.: Via Forlanini, 6 - T.: 0332 539111
L’antica Luvino medievale ebbe origini romane come testimoniano le necropoli del III sec. ritrovate nel suo territorio. Carlo V nel 1541 le assegnò il diritto di mercato Nel 1848 un manipolo di patrioti piemontesi guidati da Garibaldi si scontrò alla Luina contro gli Austriaci. Nel 1882, con l’inaugurazione della linea ferroviaria Luino - Bellinzona, capitale del Canton Ticino, la cittadina diventò una stazione di transito internazionale, in particolar modo per le merci, che permise al territorio uno sviluppo industriale.
Luino è situata sulla sponda orientale del lago Maggiore, collocata a pochi chilometri dal confine svizzero, sui declivi prealpini che circondano il lago Maggiore;disposta a ventaglio sulla riva del lago: - la parte moderna si distribuisce lungo la costa, allo sbocco dei fiumi Tresa e Margorabbia; - quella antica è rappresentata: dal porto vecchio sormontato dalla Madonnina sul molo; dal suggestivo portico del Caffè Clerici; da piazza Libertà, sede del vecchio mercato; piazza S. Francesco, vecchio centro del quartiere a monte; via Felice Cavallotti, la strada degli artisti per i laboratori e i negozi d'arte che vi si aprono. Una tipica cittadina di lago con le sue antiche e strette vie, punteggiate dalle caratteristiche case colorate affacciate sul lago. Luino è un importante centro turistico, noto per il mercato più famoso e antico del lago Maggiore che si tiene il mercoledì di ogni settimana.
Da vedere
Percorso di circa 2 km:
Santuario della Madonna del Carmine, via del Carmine, i lavori risalgono alla fine del XV sec. e furono completati nei primi anni del XVI sec., ampliata successivamente con la costruzione di varie cappelle e del campanile. La facciata si presenta a capanna con portico e copre il portale d’ingresso incorniciato da due colonne doriche in granito. L’interno conserva importanti affreschi e un notevole organo del 1857, la pavimentazione in cotto è opera dell’ultimo restauro 1987 - 1990.
Museo civico di Luino - Ispra, situato nelle sale del Palazzo Verbania, in viale Dante Alighieri, edificio liberty dei primi del '900 che si affaccia sul lago. Il Museo raccoglie reperti archeologici, dipinti di artisti locali dal XVI al XX sec. e una collezione di minerali e fossili. Nel Museo sono conservati gli archivi del poeta Vittorio Sereni e dello scrittore Piero Chiara, famosi autori nati a Luino, nel cui cimitero riposano le loro spoglie.
Chiesa di San Giuseppe, via XV Agosto, costruzione della seconda metà del XVII sec. in forme neoclassiche a pianta ottagonale allungata; presenta una facciata con pronao alto preceduto da colonne e lesene in pietra e capitelli in stucco. L’interno a navata unica ha un soffitto ampio con volta a vele che termina nel presbiterio sovrastato da una volta a botte; conserva un prezioso organo tardo barocco del 1683.
Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, piazza Giovanni XXIII, edificio completato nel 1840, costruito su una primitiva parrocchiale del XVI sec., in forme neoclassiche. All’interno conserva preziosi dipinti.
Chiesa di San Pietro in Campagna, nella via omonima, vicino al cimitero comunale, costruzione del XII sec. poi ampliata successivamente in varie fasi; il campanile testimonia l’impianto originario, nel XVI sec. fu realizzata la nuova facciata a capanna, nel XVII sec. fu edificata una cappella; nel 1968 un nuovo restauro ha fissato le sue attuali forme. L’interno a tre navate conserva notevoli affreschi del XVI sec. di età romanica
Biblioteca civica, in via Creva, nella Villa Hussy, oggi Associazione di Promozione Sociale Parco Hussy.
Nei dintorni
Porto Valtravaglia, circa 10 km a sud, piccolo borgo turistico che si estende dal porto sul lago verso l’altopiano; il suo territorio è compreso nella comunità montana Valli del Verbano, la cui sede centrale è situata a Luino. Da vedere: la chiesa di Santa Maria Assunta Santa Maria Assunta, parrocchiale del borgo, la cui costruzione risale al XI – XII sec., successivamente ampliata tra il XV – XVI sec., nel 1596 fu edificato il campanile, nel XVII sec. fu definita la facciata, intonacata a forma di capanna composita con portale d’accesso centrale, sovrastato da un protiro sostenuto da due colonne doriche; l’interno a tre navate conserva un importante affresco del 1524 e un ciclo pittorico degli inizi del XVII sec. Fuori dall’abitato in località Domo si staglia la chiesa di Santa Maria Assunta, risalente al X sec. con segni di architettura preromanica, sul finire del XVIII sec. terminarono i lavori di rifacimento dopo anni di abbandono. La chiesa fa parte di un complesso religioso che comprende l’Oratorio di Santo Stefano, il battistero di San Giovanni Battista e l’ex oratorio di S. Filippo, adiacente il cimitero.
Maccagno con Pino e Veddasca, circa 6 km a nord, Comune sparso costituito nel 2014 a seguito di referendum dalla fusione dei comuni di Maccagno, piccolo borgo dalla storia importante, di Pino sulla Sponda del Lago Maggiore e Veddasca. Da vedere: a Maccagno: il Museo Parisi – Valle, espone opere di arte contemporanea; la chiesa di San Materno, parrocchiale del borgo, edificio degli inizi del XVIII sec. in stile barocco con l’interno a navata unica e tre cappelle per lato, che custodiscono preziose opere artistiche e religiose.
Gastronomia
Dominano i piatti a base di pesce del lago: alborella fritta o in carpione/ luccio/coregone/ trota; non mancano i piatti a base di carne come i bolliti e la cassoeula, ricca di verze e carne di maiale gorgonzola/ miele/ pancetta/ bresaola.
Da non perdere
Lavarello carpionato, servito freddo/ formagella di Luino, formaggio semiduro fatto con latte intero e crudo di capra/ Dolce di Varese, tronchetto morbido di farina di mais.
Vini
Ghemme Docg/ Nebbiolo/Neuv Bruschett/ Prunent/Cà d’Maté/Ossolanum/ Tarlap/ Balòss/ i vini di Angera
Alberghi
Relais Villa Porta ***, via A. Palazzi, 1 - 0332 510855
Camin Luino ***, via dante Alighieri, 35 - 0332 530118
Hotel Internazionale ***, Piazzale Guglielmo Marconi, 24, tel. 0332 164 7421
Ristoranti
Due Scale, piazza Libertà, 90 – 0332 533648
Trippolini, Piazza Garibaldi, 24, tel.0332 532272
La Cantina Fritta, Via Felice Cavallotti, 59/61, tel.0332 195 0507
Locarno
Ab. 16.525, locarnesi; altezza: 195 m. s.l.m.; comune svizzero, fa parte del Canton Ticino, capoluogo dell’omonimo distretto - mappa - Info Turista: Ascona – Locarno, piazza Stazione FFS 6600 Locarno - Muralto – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; P.S.H.: Via Forlanini, 6 - T.: 0332 539111
I primi insediamenti nel territorio risalgono all’età del bronzo; le varie necropoli scoperte dimostrano la presenza continuativa nella zona anche durante la successiva età del ferro. Le ricerche evidenziano che probabilmente già nel VII sec. a. C. comunità ligure - celtica. Nel II sec. a. C. i romani colonizzarono tutta l’area, permettendo a Locarno di diventare un ricco centro commerciale. Nell’alto medioevo, schierandosi con i ghibellini, Locarno usufruì dei privilegi concessi dall'imperatore Federico Barbarossa. Nel 1340 venne conquistata dai Visconti e concessa nel 1439 ai conti Rusca, che diedero forte lustro alla città. Con la pace di Friburgo, nel 1516, comincia il periodo balivale che terminerà alla fine del XVIII sec. Nel 1803 nasce la repubblica del Canton Ticino e il borgo viene proclamato città. Locarno diventò capitale cantonale dal 1821 al 1827. La ricostruzione del ponte della Torretta, 1813 - 1815; l’inaugurazione della ferrovia nel 1874, insieme alla via di comunicazione tradizionale del lago, solcato da un piroscafo a vapore, determinarono la fine dell’isolamento della zona durato per secoli. Negli anni successivi del XX sec. vennero realizzate altre opere come la linea funicolare per la Madonna del Sasso, 1915; la tranvia urbana tra il quartiere S. Antonio e il comune di Minusio, 1917. L’importanza internazionale di Locarno arrivò nel 1925, quando nel Palazzo del Pretorio della città fu siglato il “Patto di Locarno”, tra i rappresentanti di diverse nazioni.
Locarno è una rinomata stazione turistica grazie alla sua posizione sulle rive settentrionali del lago Maggiore, circondata da valli e montagne. La cittadina ha la minore quota di altitudine della Svizzera, ma il suo territorio comunale arriva oltre: a Cardada - Colmanicchio, 1.400 m. s. l. m., a Cimetta, 1.640 m. s. l. m. Il centro storico è caratterizzato dalla scenografica Piazza Grande, punto di riferimento cittadino, dove convergono piccole e strette stradine tratteggiate dai negozi, la chiesa dedicata alla Vergine Assunta e il Castello Visconteo sede del Museo archeologico. Da viale F. Balli parte la Funicolare Locarno - Madonna del Sasso che arriva al santuario omonimo. Particolarmente organizzata è l’accoglienza turistica del Canton Ticino (Ticino Turismo: via C. Ghiringhelli, 7 Bellinzona - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., la cui amministrazione attribuisce a tutti i visitatori che pernottano in alberghi, ostelli della gioventù e campeggi un Ticino Ticket (https://www.ticino.ch/it/ticket.html), con il quale sarà possibile viaggiare con sconti e/o gratuitamente in tutto il Cantone sui mezzi di trasporto pubblici e beneficiare, durante il soggiorno, di altri sconti presso i partner turistici convenzionati. Consigliamo di contattare la struttura scelta, prima della prenotazione, per avere la certezza di ottenere il ticket; purtroppo, le informazioni sono soggette a modifiche senza preavviso.
Da vedere

Percorso di circa 1,5 km:
Chiesa di San Francesco, nella piazza omonima, ricostruita nella prima metà del XVI sec. su un edificio dei primi anni del XIV sec. Le cappelle laterali vennero realizzate nel XVII sec. presenta una pianta a tre navate e l’interno custodisce affreschi del XVI – XVIII sec. L’annesso convento, chiuso nel 1848, oggi è sede di un Istituto Magistrale cantonale.
Castello Visconteo, via B. Rusca, costruzione del 1341 successivamente restaurato, poi distrutto e ricostruito; oggi è sede del Museo civico e archeologico che raccoglie la famosa collezione di vetri romani. Adiacente al Castello è situato il Rivellino leonardesco, una fortificazione del XVI progettata da Leonardo da Vinci durante il periodo delle guerre milanesi.
Piazza Grande, nel centro cittadino, incorniciata da una lunga sfilata di case dai colori vivaci e “ben serrate tra loro”, una vera e propria opera d’arte. Tra le più grandi della Svizzera, con i suoi 12.000 metri quadrati è famosa per il suo mercato che si svolge ogni giovedì. Nella piazza si stagliano: la Torre civica, edificio del XIV sec.; il palazzo della Società Elettrica Sopracenerina, costruzione del 1838; il palazzo Municipale.
Biblioteca Cantonale, in via dei Cappuccini 12, ospitata nel Palazzo Morettini del XVIII sec. con facciata in stile neoclassico.
Collegiata di Sant’Antonio Abate, nell’omonima piazza, del XIV sec., ristrutturata varie volte fino all’ultimo restauro del 1694 che ridisegnò l’edificio, a parte la facciata che venne ricostruita e modificata in forme neoclassiche nel 1863, dopo il crollo di una delle volte di una campata. L’interno a navata unica presenta varie cappelle, le campate hanno la volta a botte; conserva un prezioso organo a canne del 1872 più volte restaurato.
Pinacoteca comunale Casa Rusca, in piazza Sant’Antonio, raccoglie alcune preziose collezioni di importanti pittori e artisti del IXX - XX sec.
Chiesa di Santa Maria Assuntao chiesa Nuova, in via Cittadella, costruzione della prima metà del XVII sec. in forme barocche. L’interno, decorato con stucchi, a navata unica, presenta due cappelle laterali e un coro decorato con affreschi di episodi evangelici.
Manifestazioni
Ribellonia, Carnevale in piazza Solduno, si svolge in febbraio/marzo.
Stranociada, Carnevale si svolge nella città vecchia in febbraio/marzo.
Notte bianca, nel centro storico, si svolge in maggio.
Festival musicale Moon & Stars che si svolge in Piazza Grande a luglio.
Luci e ombre, festa di fuochi pirotecnici, si svolge in luglio.
Locarno Film Festival che si svolge in Piazza Grande ad agosto.
Bande in piazza, vari complessi bandistici si esibiscono in Piazza Grande a settembre.
Nei dintorni
Orselina, circa 5 km a nord, piccolo borgo svizzero raggiungibile anche con la funicolare, dove, incastonato su una roccia, a 370 m. s. l.m., prospetta ilSantuario della Madonna del Sasso, che domina Locarno dall’alto e offre un panorama formidabile sul lago e sulle vicine montagne. Il complesso comprende il convento comprende anche la chiesa dell’Annunciazione, le cappelle lungo la strada di accesso col portico della Croce, la salita della via Crucis con le stazioni poste in apposite edicole, la cappella della Pietà nel cortile, la scalinata, il sagrato e la chiesa di Santa Maria Assunta, chiamata Madonna del Sasso. La costruzione della chiesa risale al XV sec., ampliata e successivamente fino alla sua consacrazione che avvenne nel XVII. All’interno è custodita la preziosa statua lignea del XV sec., della Madonna del Sasso ritenuta miracolosa. Dal paese si può prendere la funivia rossa per Cardada, 1340 m. s. l. m., quindi salire con la seggiovia fino a Cimetta, 1.640 m. s. l. m. per godere della meravigliosa vista sul Lago Maggiore e le Valli circostanti. In cima si trova l’Osservatorio geologico di Cimetta
Vallemaggia, circa 16 km a nord ovest, per una gita tra il verde e le montagne che la circondano, le cui cime superano i 2.500 m., tra queste ricordiamo: il Monte Basodino, 3.273 m., Campo Tencia, 3.075 m., Pizzo Cristallina, 2.912 m. La valle è attraversata dal fiume Maggia, che sfocia nel Lago Maggiore, nel territorio di Locarno.
Valle Verzasca, circa 21 km a nord est, la visita vale il sacrificio, attraverso un territorio scosceso e selvaggio, tra pendii e cascate, alte montagne, il lago artificiale di Vogorno che raccoglie le acque del fiume Verzasca, la diga di Contra alta 220 m.,

il suggestivo Ponte doppio, chiamato dei Salti, nella frazione di Lavertezzo del comune di Verzasca. Numerosi sono i sentieri segnalati, da percorrere a tappe, di cui ricordiamo: il Sentierone Valle Verzasca, da tenero a Sonogno; la Via della Verzasca che collega cinque capanne passando per alpeggi e canaloni scoscesi, il tracciato è ritenuto tra i più selvaggi della Svizzera.
Percorso Centovalli, percorso panoramico oltre che naturalistico e culturale, da effettuare col Treno panoramico delle Centovalli. Un itinerario attraverso la fantastica Centovalli, che si snoda a ovest di Locarno per 52 km, fino nella Val Vigezzo, e termina a Domodossola, in territorio italiano. Il viaggio sul “treno del foliage” (così chiamato perché molto frequentato nella stagione autunnale, quando cadono le foglie) è davvero unico, sui binari a scartamento ridotto, per circa 1 ora e 50 minuti, attraverso un territorio selvaggio, in cui si alternano splendidi boschi di castagni, fiumi, ponti vertiginosi, ruscelli, vigneti, splendide cascate, borghi antichi e paesaggi indimenticabili con scorci di vita rurale e vista sulle montagne.
Parco botanico del Gambarogno, circa 20 km a est, nel comune di Vairano - San Nazzaro, è famoso per la fioritura delle camelie; per le particolari condizioni climatiche, del terreno e dell’altezza, circa 390 m. s. l. m., vi crescono mille varietà. Nel Parco fioriscono anche rose, azalee, oleandri e varie specie di agrumi.

Ascona, comune ormai unito urbanisticamente all’abitato di Locarno. Da vedere: uno degli edifici più famosi del borgo: il Collegio Papio, complesso costruito nel 1585, oltre al chiostro merita una visita la chiesa di Santa Maria della Misericordia, edificio tardo gotico che conserva importanti affreschi, ciclo tra i più estesi della Svizzera; chiesa dei Santi Pietro e Paolo, in piazzetta S. Pietro, costruzione del XIII sec., ampliata nel XVI sec. e ristrutturata nel XVIII sec., l’interno presenta tre navate; la chiesa di Santa Maria della Fontana, degli inizi del XVII sec., nella strada omonima, poco fuori dal borgo, sul versante nord del Monte Verità; i suoi tre castelli: il Castello S. Michele, del periodo longobardo, il Castello di San Materno, oggi sede del Museo omonimo, conserva l’affresco della Majestas Domini di epoca romanica, il Castello Griglioni sul lungolago.

Brissago, circa 10 km a sud ovest, piccolo borgo sul Lago Maggiore, al confine con l’Italia. Da vedere: - la chiesa di Santa Maria di Ponte, del primo ventennio del XVI sec., il campanile fu completato intorno alla metà del XVII sec.; - il complesso del Sacro Monte di Brissagodedicato all’Addolorata, situato su un promontorio pieno di boschi sul Lago Maggiore, nella “Valle dei Mulini”; costruito e ampliato in tempi diversi, soltanto nel 1774 fu edificata la cappella che ospita la Porta di Gerusalemme da cui si accede al Sacro Monte e da cui comincia la Via Crucis, affrescata dal pittore locale Orelli; l’interno è riccamente decorato da stucchi barocchi e affreschi dell’Orelli; - la Capanna Al Legn, rifugio alpino a 1.785 m. s. l. m., con vista sul Lago Maggiore; - le Isole di Brissago, due isolette nella parte svizzera del Lago Maggiore, la più grande chiamata isola di S Pancrazio, ospita il Parco Botanico del Ticino e l’altra chiamata isola di Sant’Apollinare, entrambe raggiungibili con i battelli in servizio su lago con partenza da Porto Ronco, località del Comune di Ronco sopra Ascona, posta sulle rive del lago, tra Brissago e Ascona. Anche le altre linee che partono da Locarno, Brissago e Ascona raggiungono le isole.
Gastronomia
Funghi/ selvaggina/ gnocchi di castagne/ polenta
Da non perdere
Piccione alla locarnese/ Cicitt: lunghe salsicce di carne di capra rosolate sul fuoco.
Vini
Merlot ticinese
Alberghi
Boutique Hotel Piazza Grande, piazza Grande, 20 - +41 917566060
Boutique – hotel La Rinascente***, via al Tazzino, 3 - +41 917511331
Caffè dell’Arte Boutique Rooms, via Cittadella, 9 - +41 917519333
Piazza Ascona Hotel**, piazza G. Motta, 29 - +41917911181
Ristoranti
Blu Restaurant & Lounge, via Respini, 9 - +41 917590090
Capanna Lo Stallone all’Alpe Cardada, Alpe Cardada, 1486 m.s.l.m. – +41 917436146/ +41 794442171
Colmanicchio, 6600 Cardada - +41 917511825
Al Pontile Ascona, piazzale G. Motta, 29 - +41 917914604