Cfr.: Calabria, itinerario n. 3/2022 - Dalla Riviera dei Cedri all’alto Ionio cosentino, attraverso il Parco del Pollino: Scalea - Morano Calabro - Trebisacce - Roseto Capo Spulico - Oriolo.
Ab. 1.971, oriolani/ oriolesi/ oriesi; altezza: m. 450 s.l.m.; Provincia: Cosenza, mappa - info Turista.:n.d. - T.: 0981 930871; P.S.H: via Salerno – Policoro (MT, a circa 50 km) - T.: 0835 986312
Centro di origini antiche, nato come fortezza a difesa delle incursioni dei saraceni. Intorno al X sec. era già una civitas, intorno agli anni 30 del XIII sec. Federico II di Svevia, fece ristrutturare il Castello e donò una immensa foresta al monastero dei Cistercensi di Santa Maria del Sagittario. Nel XV e XVI sec. fu feudo delle famiglie Sanseverino di Salerno e dei marchesi Pignone del Carretto.
Oriolo è situato su uno sperone di roccia a ben 450 m. s.l.m. mantiene un affascinante nucleo storico medievale, numerosi edifici nobiliari dell’epoca sfilano sulla strada principale fino al castello aragonese. Il centro è dotato di un notevole Polo Culturale che ha dato vita al Mudam, Museo diffuso delle arti e dei mestieri, “un insieme di beni culturali materiali e immateriali” distribuiti in un territorio circoscritto. Nel Museo Diffuso le relazioni intercorrono tra ambiente naturale, paesaggio urbano, “maestranze del territorio” e visitatori, confronto che penetrerà meglio la conoscenza del passato alla luce degli strumenti e dei luoghi del presente. Oriolo dal 2016 è stato inserito nell’elenco dei borghi più belli d’Italia.
Da vedere
- Chiesa Madre, dedicata a S. Giorgio Martire, costruzione del periodo normanno – svevo, ampliata nel XVIII sec., all’interno a tre navate conserva pregevoli opere d’arte.
- Castello, oggi ospita cinque sezioni espositive
- Cappella di San Rocco
- Cappella Madonna delle Virtù
- Teatro Valle
- Teatro cavea “La Portella”
- Palazzo Giannettasio, ospita la Casa della Cultura - Museo Demo-Etno-Antropologico, intitolato a “Nicola Giannettasio con diverse sezioni espositive.
- Palazzo Tarsia, ospita il polo bibliotecario
- Convento San Francesco d’Assisi, poco fuori del centro abitato, in località Ravita, si trovano i ruderi di una costruzione del 1439 rinvenuta durante l’operazione di pulitura dell’area. Si tratta di un antico convento del terzo Ordine regolare di San Francesco d’Assisi.