Valle d’Aosta, Itinerario n. 2/2021 

Da Aosta alle cime del Gran San Bernardo, Gran Paradiso e Monte Bianco: Aosta, Cogne, Courmayeur.

 


Itinerario: da Aosta a Courmayeur, in 3 tappe:

Località: Aosta – Cogne - Courmayeur

Stagione: tutte le stagioni. Tempo: almeno una settimana. Lunghezza: Km. 89,5

Aosta – Cogne, Km 31,5 circa h. 0,45’

Cogne – Courmayeur, km 58 circa h. 0,54’

                                                                            Breve itinerario ad alta quota per irriducibili della montagna e non solo. Un viaggio che abbraccia tre diverse enormi aree dalla bellezza incontaminata, per la cui visita, in verità, sarebbe necessario molto più tempo di quanto abbiamo previsto. Diciamo allora, che il nostro è un itinerario di primo approccio a queste valli ad alta quota, che si perdono tra prati e fiumi per raggiungere le vette più alte e i ghiacciai eterni. Si parte da Aosta, posta circa, al centro della regione, nel fondovalle in cui scorre la Dora Baltea, il fiume più importante. La città è adagiata nella sua splendida conca dal sapore tipicamente montano e si fa bella del patrimonio artistico lasciato dai romani. Da Aosta, procedendo verso nord, dopo appena 28 km sulla SS 27 si raggiunge il Colle del Gran San Bernardo e il traforo omonimo che porta in Svizzera, attraverso uno scenario fantastico, di pascoli e vette indimenticabili, di villaggi pittoreschi come Gignod, Étroubles, Saint – oyen. Dal capoluogo Aosta procedendo verso ovest sulla SS 826 si raggiunge il suggestivo abitato di Saint Pierre, quindi, deviando per Aymavilles, a Pondel, si oltrepassa la forra del Grand’Eyvia, dove è situato il ponte – acquedotto costruito dai romani, imponente opera di epoca augustea; poco più avanti si apre l’ampia e luminosa conca di Cogne, dove il verde dei prati è punteggiato dai piccoli abitati di Epinel, a 1450 m., Cretaz, a 1500 m., e Gimillan a 1800 m. magnifico belvedere naturale sul Gran Paradiso. Ritornando verso la SS 826, in direzione ovest, verso il confine francese, dopo circa 50 km si raggiunge Courmayer, distesa ai piedi del Monte Bianco, l’ultima meta del nostro itinerario e la più impegnativa.   

 

 Aosta

Ab. 33.964, aostani; altezza: m. 583 s.l.m.; Provincia: Aosta, mappa - info Turista.: Piazza Porta Pretoria - T. 0165 236627; P.S. H.: Ospedale Parini, Via Ginevra, 3 – T.: 0165 5431

Notizie di un antico insediamento urbano megalitico risalgono al 2000 a. C., centro militare della tribù celtica dei Salassi, i quali furono sconfitti, in epoca imperiale, dalle truppe romane, diventando un importante snodo militare che prese il nome di Augusta Praetoria, 25 a. C. Soggetta alle invasioni dei Burgundi, degli ostrogoti, dei bizantini dei franchi, appartenne al re di Borgogna nel X sec. e ceduta a Umberto Biancamano, secondo alcuni storici, fondatore della casa reale dei Savoia.

Aosta è posta in un grande bacino (plaine) attorniato dal massiccio del Grand Combin (Alpi Pennine), dal Monte Emilius (m. 3559, Alpi Graie), dal massiccio della Becca di Viou (m. 2856), a nord-est di Aosta, domina la piana di centro valle, offrendo un’ampia vista su tutto il territorio valdostano. Una città antica e ricca di storia, si sviluppa nella parte più fertile e ricca della Dora Baltea, in cui confluisce il torrente Buthier, che attraversa la città da nord a sud, all’altezza dell’Arco di Augusto.  Grazie alla sua posizione che tocca i valichi del Monte Bianco, del Piccolo e Grande San Bernardo, riveste un importante snodo commerciale per i traffici con la Francia e la Svizzera. Per il suo notevole patrimonio archeologico, in particolare dell’epoca romana, è definita “la Roma delle Alpi”.      

 

Cogne


Ab. 1.350, cognini/cogneins; altezza: m. 1.544 s.l.m.; Provincia: Aosta, mappa - info Turista.: Rue Bougeois, 34 - T. 0165 74040; P.S. H.: Ospedale Parini Via Ginevra, 3 - 11100 Aosta - T.: 0165 5431

 

Dall’XI sec. fu soggetta al potere dei vescovi di Aosta. Il territorio di Cogne passò ai Savoia nel 1741 e ne seguì le sorti.

Il comune di Cogne è situato nell’alta valle omonima, alle porte del Parco Nazionale del Gran Paradiso che comprende parte del suo territorio. Chiamato in patois cognein Veulla è costituito da più parti: Desot Veulla, la zona bassa, che comprende anche la Chiesa parrocchiale di Sant’Orso, eretta nel XIII sec. e restaurata diverse volte nei secoli successivi; Métanéire, la parte centrale che comprende il municipio; Sonveulla, il centro storico, la parte alta del paese; Laydetré, la zona dove si trovano attualmente la cabinovia e le piste da discesa (letteralmente "oltre i tre" quartieri centrali); Son-lou-Prò (sopra i prati), l'ultima parte verso la Valmontey. Ai margini dell’abitato si trova la grande distesa dei Prati di Sant’Orso, tra i luoghi insigniti del riconoscimento “Meraviglia d’Italia”. Il suo territorio, un’oasi di natura incontaminata, è disseminato di sentieri e antichi percorsi di caccia dove le numerose possibili escursioni diventano vere e proprie avventure, consentendo anche l’ascensione ai ghiacciai e alle cime del gruppo del Gran Paradiso. Lo sci di fondo è praticabile su circa 80 km di piste, disposte su 12 anelli e distribuite tra i prati di Sant’Orso, la Valnontey, le zone di Liliaz ed Epinel, a circa 5 km a nord. Il comprensorio sciistico di Cogne – Gran Paradiso si trova ad un’altitudine tra i 1534 - 2297 m. sul Gran Paradiso e dispone di circa 8 km di piste per lo sci e lo snowboard con 4 impianti adibiti al trasporto degli sciatori.

 

Courmayeur

 


Ab. 2.730, courmayeurins; altezza: m. 1.224 s l.m.; Provincia: Aosta, mappa - info Turista.: Piazzale Monte Bianco, 15 - T. 0165 842060; P.S. Traumatologico: Strada delle Volpi – 0165 844584; P.S.H.: Ospedale Parini, Via Ginevra, 3 - 11100 Aosta - T.: 0165 5431

 

Nell’antichità fu prima un centro militare dei Salassi, quindi una stazione militare dei romani, chiamata Auri Foedinae, probabilmente per le miniere d’oro nei paraggi. Nel medioevo prese il nome di Curia major e fu contesa tra le numerose signorie delle valli vicine. Nel XVII sec. divenne importante per le sue acque termali e come base di partenza per le scalate al bacino del Monte Bianco.

Una tra le più frequentate stazioni invernali valdostane e italiane, conosciuta a livello internazionale; insieme a Cervinia è uno dei più importanti centri turistici alpini, soprattutto per gli sport invernali. È l’ultimo paese della Valle d’Aosta che si incontra prima di arrivare in Francia, attraversato dalla Dora Baltea, si estende in un’ampia piana ai piedi del massiccio del Monte Bianco (4810 m.), una località ricca di attrazioni e sport dove stile italiano e tradizione alpina si incontrano.

Di un certo interesse sono: la chiesa Parrocchiale di San Pantaleone, in piazza Joseph – Marie Henry.  con un campanile romanico residuato dopo il restauro avvenuto nel XVII sec; la splendida Via Roma, regina dello shopping, dove si trovano negozi di abbigliamento, boutique raffinate, locali alla moda e botteghe con prodotti tipici; un po' fuori dall’abitato, il Santuario di Notre Dame de Guérison, all’inizio della Val Veny; il Museo Alpino Duca  degli Abruzzi, che custodisce cimeli delle più importanti imprese alpinistiche; il Parco dell’Abbé Henry, a Plan – Gorret; il Giardino botanico alpino Saussurea, raggiungibile con la Funivia dei ghiacciai, o Skyway e a piedi attraverso il sentiero n. 20, Palud - rifugio Pavillon (circa 2 – 3 ore di camminata).

Il comprensorio sciistico Courmayeur Mont Blanc è costituito da un’area sciabile estesa su due versanti: quello dello Chécrouit, e quello della Val Vény. Offre più di trenta piste per tutte le difficoltà, raggiungendo l’altitudine di 2.750 metri della Cresta d’Arp. Le piste sono raggiungibili dal paese attraverso due funivie, una nei pressi del centro, la funivia Courmayeur, e una ad Entrèves, la funivia Val Veny. In alternativa è disponibile la telecabina di Dolonne nell’omonima frazione.    

Famosa per i suoi spettacolari percorsi fuori pista è La discesa della Vallée Blanche, che raggiunge Chamonix, Francia, attraversando il ghiacciaio della Mer de Glace. Poiché l’arrivo finale è posto in Francia, a Chamonix, sarà necessario organizzare un transfer di rientro. Si tratta di un’esperienza unica con i suoi 20 km in fuoripista tra vette leggendarie e ghiacciai di fronte al Monte Bianco. Più abbordabili si presentano altri due itinerari più classici, raggiungibili direttamente dalle piste, quello del ghiacciaio del Toula e quello dei boschetti della Val Vény.